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FORMELLO – Si ritorna al 4-3-3: ballottaggio fra Keita, Luis Alberto e Kishna. Differenziato per Biglia

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Scattano le prove tattiche a Formello in vista del prossimo impegno di campionato al Bentegodi contro il Chievo Verona. Inzaghi accantonerà la difesa a tre per tornare al suo classico 4-3-3 ma dovrà sciogliere molti dubbi nei prossimi giorni. Problemi di abbondanza in alcuni reparti che obbligheranno il tecnico a lasciare qualcuno in panchina. La situazione più intricata è quella legata agli esterni d’attacco: se Felipe è certo di un posto sulla corsia destra, sul fronte mancino è vera e propria bagarre. Tre giocatori a contendersi una maglia: Keita è tornato in gruppo dopo le bizze degli ultimi mesi e vuole riconquistare la fiducia del tecnico, Kishna ha convinto contro l’Atalanta mentre Luis Alberto è piaciuto molto  ad Inzaghi in queste due settimane di lavoro. La sensazione è che dovrebbe spuntarla il senengalese ma il dubbio rimarrà fino a pochi istanti dal fischio iniziale. Altro duello potrebbe coinvolgere il centrocampo con Lulic e Milinkovic a contendersi l’ultimo posto rimasto al fianco di Parolo e Biglia. Proprio l’argentino è tornato nella capitale in mattinata e questo pomeriggio ha svolto solamente una lavoro differenziato. Bastos e Radu hanno recuperato dai problemi muscolari ma non hanno preso parte alla partitella finale così come Patric. L’angolano è destinato alla seconda gara da titolare in biancoceleste mentre il rumeno dovrebbe partire dalla panchina lasciando spazio a Lukaku. Domani la squadra si ritroverà in campo la mattina.

 


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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”

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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.

Queste le sue parole:

“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.

Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.” 


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