Andamento lento. La Lazio torna dalla trasferta contro il Chievo con un solo punto, la prestazione non convince appieno; a Verona si è vista una squadra lenta, prevedibile, che ha palesato le consuete incertezze difensive soprattutto sui calci piazzati. «Dobbiamo crescere». Al termine della partita Simone Inzaghi lancia un monito alla sua squadra, per lunghi tratti incapace di dettare le regole, una formazione che – contro un Chievo non irresistibile – avrebbe potuto e dovuto portare a casa l’intera posta in palio mettendo in campo maggiore personalità. La squadra paga anche a caro prezzo gli impegni di molti calciatori con le rispettive nazionali che hanno tolto energie fisiche e mentali ai protagonisti del Bentegodi.

«Faceva caldo – sottolinea Inzaghi in sala stampa – il campo non era in buone condizioni ma questo valeva anche per i nostri avversari e non vuol essere certo un alibi. Non abbiamo creato molto, potevamo fare meglio nel primo tempo a livello offensivo perché abbiamo sprecato delle occasioni. Poco prima dell’ingresso in campo di Keita ero fiducioso, poi abbiamo preso gol da palla inattiva. Non è ammissibile per una squadra come la nostra soffrire così sui calci piazzati, questa è certamente una situazione da rivedere; sul gol siamo rimasti fermi su un blocco e questo non è accettabile, subire un gol come questo genera rimpianti. Marchetti in questa partita ci ha salvato su calcio piazzato più volte, non possiamo concedere tutto questo ai nostri avversari». La Lazio ha anche avuto la sua occasione per portare a casa i tre punti, con una palla capitata sulla testa di Immobile, e che l’attaccante non ha saputo capitalizzare. «Alla fine avevamo più birra del Chievo e potevamo portare a casa il risultato – commenta ancora l’allenatore laziale – avevamo preventivato di fare una partita del genere, ma non avevo messo in conto i rischi sui calci piazzati. In campo c’era anche un avversario che nelle prime due giornate aveva battuto l’Inter, e aveva messo in difficoltà la Fiorentina in trasferta».

Le note positive – al di là dei calci piazzati – arrivano dal reparto difensivo dove Bastos e De Vrji sembrano già aver trovato una buona intesa. L’olandese ha regalato il gol del pareggio ai biancocelesti con un’incursione offensiva; il difensore sembra ormai pienamente recuperato dall’infortunio al ginocchio che aveva compromesso la stagione scorsa. «De Vrij è un professionista e un grande giocatore – ammette Inzaghi – è un ragazzo che si allena anche di più rispetto a quello che dovrebbe, ha una grande voglia di tornare a essere protagonista con questa maglia. Sono contento per il gol e sono felice per lui che ha trovato questa soddisfazione. So cosa significa restare lontano dal campo per molto tempo, l’augurio è quello che d’ora in avanti sia sempre a disposizione per dare una mano alla Lazio».

Inzaghi poi valuta la prestazione dei singoli. «Felipe Anderson si è messo a disposizione e ha aiutato la squadra, Immobile ha pagato la sua grande generosità, veniva dall’impegno con la Nazionale, avrebbe dovuto ricevere maggior assistenza offensiva da parte dei compagni. Alla fine, se certe partite non riesci a vincerle, a quel punto è meglio portarsi a casa almeno un punto».

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