Per Lei Combattiamo
Immobile si confessa: “La Lazio era la mia priorità. Il gol contro l’Atalanta emozionante”
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Non è riuscito a prendersi la Germania e la Spagna, ma con l’Italia il feeling è sempre al massimo. Ciro Immobile ha conquistato tutti. Non solo Roma, sponda Lazio, ma anche l’intero “stivale“. Anche se le tonalità sono un po’ diverse, le maglia azzurra della Nazionale, e quella biancoceleste della Lazio se l’è cucite addosso. Per lui parlano i risultati e il ruolo che ha assunto in questi ultimi mesi alla guida delle due compagini: trascinatore, uomo gol. Per Inzaghi e Ventura una manna dal cielo. Il bomber napoletano si è raccontato ai microfoni di Lazio Style Channel, partendo da lontano:“Il calcio è diventato la mia passione grazie a mio padre. Ricordo la prima volta che andammo a una scuola calcio, la Torre Annunziata 88. Ho cominciato a 4 anni, anche se non potevo. Ma lo volevo talmente tanto che mio padre convinse il presidente”. La prima squadra che lo nota è il Sorrento, poi direzione Torino, alla Juventus, dove diventa un punto fermo della Primavera. I bianconeri lo spediscono in prestito, Siena e Grosseto, ma l’esperienza che fa decollare la sua carriera è Pescara, dove mette a segno 28 gol in Serie B:“Quello al Pescara è stato un anno straordinario. Oltre a vincere il campionato, sono stato capocannoniere e miglior giocatore dell’anno”. Poi finalmente la Serie A, anche se l’approccio non è stato dei migliori. Il primo anno a Genova, sponda rossoblu, solo 5 gol. La consacrazione arriva al Torino, l’anno successivo, dove è ancora capocannoniere:“Nelle prime 7 partite non avevo fatto tanti gol, poi una volta sbloccato ho sentito la fiducia di tutti. Abbiamo ottenuto la qualificazione all’Europa League e personalmente il titolo di capocannoniere”. L’anno successivo il Torino lo riscatta dalla Juventus, ma il capoluogo piemontese gli sta stretto. E quando a chiamarti è Jurgen Klopp il “no” non è contemplato tra le risposte. L’esperienza al Borussia Dortmund sarà tutt’altro che positiva, nè tantomeno quella successiva in Spagna, al Siviglia. E allora è tempo di tornare a casa: “Già durante l’Europeo si parlava di Lazio, e i biancocelesti sono stati la mia priorità dall’inizio. Il primo gol contro l’Atalanta è stato emozionante, non me lo sarei aspettato. Ci avevo lavorato tanto. Ora spero di fare tanti altri gol”. Vietato fermarsi allora, per tenersi strette quelle maglie dalle tonalità simili, a suon di gol.
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Lazio, fissato l’arrivo di Mario Gila: ecco quando approderà nella Capitale
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Inizierà domani l’avventura alla Lazio di Mario Gila. Il difensore spagnolo classe 2000, centrale di difesa di piede destro, è stato acquistato dal club biancoceleste: nelle casse del Real Madrid andranno 5 milioni di euro. TuttoMercatoWeb
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