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Derby, Strootman squalificato dalla Prova TV: su Twitter scatta l’ira dei tifosi della Roma | FOTO
I laziali sono in parte contenti, anche se il risultato dell’ultimo derby rimarrà per sempre 0-2. Però ha sorpreso il provvedimento del Giudice sportivo che, tramite la Prova TV, ha squalificato per due giornate Strootman per “evidente simulazione che determina l’espulsione diretta del calciatore avversario”. Danilo Cataldi invece è stato squalificato solo per una giornata e quindi ridimensionato il suo cartellino rosso.
Su Twitter si sta scatenando l’ira dei tifosi giallorossi, ecco alcuni esempi:
Io spero davvero che #Baldissoni, #Pallotta e compagnia bella di faccia sentire. Ma sentire di brutto. #Strootman
— Ⴝilvia (@silviett_) 6 dicembre 2016
Lulic dovrebbe essere cacciato anche dalle partite di calcetto fra amici!! #Strootman
— Camilla (@cami_ses) 6 dicembre 2016
#Strootman, 2 giornate per una minchiata. L’arbitraggio di #JuveRoma è già cominciato. #amala
— Quasi(a)Modo™ (@JosephFranz) 6 dicembre 2016
#ASRoma Sono incazzatissimo con #Strootman, in certi casi anziché l’acquetta minerale occorre il metodo @aczago
— Giovanni Cardarello (@karda70) 6 dicembre 2016
Quella di #Strootman è una squalifica ridicola. Se accoppiata a quella mancata per Lulic diventa indecente. Quale giustizia sportiva?#ASRoma
— Andrea Scarpino (@il__naNo) 6 dicembre 2016
Se la squalifica a #Strootman è per l’acqua ok, per il resto è pazzia
— fantasista (@crisinter82) 6 dicembre 2016
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

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