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TOP OF 2016 – Lazio, sogno (a metà) di una notte di mezza estate: a Bergamo croci e delizie

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Dicembre, tempo di Natale e bilanci. La Lazio chiude un 2016 in chiaroscuro: mediocre la prima parte, esaltante la seconda. Nonostante questo però, quest’anno ha regalato alcune partite da ricordare. Ecco quelle che Laziopress vi ha raccontato con maggior piacere.

L’estate di Bielsa e poi di Inzaghi, di Immobile e poi di Candreva. Dolce e salato, carezza e schiaffo.  Rimane la Lazio del 21 agosto, chiamata ad organizzarsi, a stringersi e a trovare subito i primi tre punti della stagione. A Bergamo non c’è spazio per uomini senza orgoglio: Keita e Morrison a casa.  Agli albori del primo tempo la Lazio osserva, non si sbilancia e attende il momento giusto. Il cielo è sereno e al 5′ Immobile ci prova ma il tiro è troppo timido. L’Atalanta approfitta dell’imbarazzo biancoceleste e all’8′ Parolo scorta Gomez dentro l’area, l’argentino serve Paloschi che calcia, con deviazione di Biglia, sulla traversa. Milinkovic zoppica ma serve Immobile sul filo del fuorigioco: il centravanti di Torre Annunziata si presenta a tu per tu con Sportiello e non sbaglia al 15′. Primo bacio alla Lazio, primo squillo all’Atalanta. I biancocelesti si risistemano e si scompongono di nuovo: Drame’ scappa sulla sinistra, serve al centro e trova il colpo di tacco di Kessie che sfila di poco. Al 20′ Immobile sfugge di nuovo alla difesa bergamasca e viene steso da Toloi: Biglia pennella, Hoedt raccoglie dal cielo e insacca regalando, a se stesso e alla Lazio, il suo primo gol in Serie A. 2 a 0 per i biancocelesti e ghiaccio per partita in 5 minuti. Gli uomini di Gasperini ci provano, ma Kishna al 34′ semina avversari sulla sinistra, lancia Immobile verso la porta, questa volta Sportiello la prende ma in agguato c’è Lombardi che a porta vuota non può sbagliare. Gol all’esordio, un sogno per il classe ’95. Una giovane realtà per la Lazio. Nei minuti di recupero Spinazzola va vicino al gol: cross dalla destra di D’Alessandro e l’ex Perugia non riesce a centrare lo specchio. Nella ripresa l’Atalanta ci spera: rasoiata di D’Alessandro che attraversa tutta l’area, Gomez colpisce a colpo sicuro ma non fa i conti con Marchetti.

L’estate diventa inverno, il cielo si incupisce. Proprio il portiere biancoceleste invece si fa cogliere gravemente impreparato al 18′: Kessie resiste fisicamente alla pressione di Milinkovic sulla fascia destra, arriva sul limite laterale dell’area e fulmina Marchetti sul primo palo. Disattenzione fatale perchè Spinazzola affetta come il burro la difesa biancoceleste, su una respinta Kurtic costringe Marchetti a respingere corto e Kessie replica. Sogni finiti, tornano i fantasmi e gli incubi di una squadra senza personalità non in grado di gestire un largo parziale. Cataldi entra e li scaccia: Basta lo trova libero di fronte la porta sguarnita e l’ex primavera riporta in ghiaccio la partita. Non è vero di nuovo. Un giro d’orologio e sugli sviluppi di un angolo, il neo entrato Petagna si libera della marcatura, ammesso e non concesso che si possa definire tale, di Wallace e incrocia sul secondo palo, dove Marchetti non può arrivare. 4 a 3 per la Lazio, un finale non per deboli di cuore. I biancocelesti fanno scorrere il tempo, Banti lo ferma con un triplice fischio. Tre punti per Inzaghi, diverse certezze emerse dal primo tempo, soprattutto da Immobile e Lukaku, e le solite amnesie che, per ora, non hanno intenzione di lasciare in pace i biancocelesti. Una notte prima serena, poi di tempesta: un sogno in una notte di mezza estate interrotto a metà. A quale versione credere di questa Lazio?

 


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Champions League

Celtic-Lazio, le formazioni ufficiali

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A pochi minuti dall’inizio del match di Champions League valido per la fase a gironi, Celtic e Lazio hanno reso note le proprie formazioni ufficiali.

Di seguito gli undici scelti dai due allenatori:

CELTIC (4-3-3) – Hart; Johnston, Phillips, Scales, Taylor; O’Riley, McGregor, Hatate; Yang, Furuhashi, Maeda.  All.: Rodgers.

LAZIO (4-3-3) – Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj; Kamada, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.  All.: Sarri.

 


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