Per Lei Combattiamo
Lulic pensa alla sua carriera post-campo: riceve il patentino d’allenatore
Diversi giocatori bosniaci hanno ricevuto il diploma UEFA-B per allenare le squadre dilettanti e giovanili: tra loro anche Dzeko e Lulic.
A trentuno anni, appena compiuti, non è ancora tempo di pensare a quando veranno appesi gli scarpini al chiodo. O forse sì? Nonostante nel calcio anni 2010 si ritiri ad età impensabili due decenni fa, per Edin Dzeko i pensieri post carriera sono ben lontani; nonostante si sia aperto per lui anche il mondo della panchina.
Insieme a Dzeko, all’aeroporto di Sarajevo, prima che la nazionale bosniaca si imbarcasse per Tirana, dove affronterà l’Albania di De Biasi in amichevole, hanno ricevuto il diploma anche il laziale Senad Lulic, oltre a Begovic, Visca, Ibisevic, Spahic e Cocalic.
Anche Send Lulic ha compiuto i trentuno anni in questo 2017 e nonostante un ruolo da titolare a Roma, alla pari di Dzeko, non si può non pensare al futuro: il centrocampista della Lazio potrebbe avere un futuro biancoceleste ad allenare i giovani, o in qualche altro ruolo dirigenziale, considerando quanto fatto nella finale di Coppa Italia contro i giallorossi.
Eventualmente, con il patentino UEFA-B, Lulic e Dzeko potrebbero già allenare il settore giovanile di Lazio e Roma, escludendo però la formazione primavera, oltre a tutte le leghe dalla Serie D in giù. Insomma, un bel modo di cominciare al futuro, nonostante questo appaia lontano almeno quattro stagioni.
SIa Lulic che Dzeko sono titolarissimi con le maglie di Lazio e Roma, e se il primo può giocare in diversi ruoli del modulo inzaghiano, il secondo è nella sua seconda miglior stagione realizzativa: con sei goal supererebbe anche il magico 2008/2009 col Wolfsburg, nel quale segnò 36 goal tra Bundesliga, Coppa di Germania e Coppa UEFA.
Primi passi per la panchina, ottima opzione una volta appesi gli scarpini al chiodo, per ora saldamente sul terreno. Goal.com
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CONFERENZA PALLADINO – “Lazio squadra di grandi campioni, dai miei mi aspetto cattiveria agonistica”
Alla vigilia del match di Serie A tra Lazio e Monza, il tecnico del club lombardo Raffaele Palladino ha presentato la sfida in conferenza stampa.
Queste le sue parole riportate da TMW:
Palladino, come procede il percorso di crescita del Monza?
“Le indicazioni di questa settimana sono molo positive perché la squadra ha lavorato bene sotto tutti i punti di vista. Siamo consapevoli del fatto che andiamo ad affrontare una squadra di grandi campioni come la Lazio. Di certo mi aspetto una cattiveria agonistica maggiore. Mentre guardavo la loro partita di Champions League mi immaginavo in che condizioni avremmo affrontato la Lazio. Per come hanno pareggiato partita con l’Atletico Madrid credo che sarà una squadra carica di entusiasmo, quell’episodio abbia dato alla squadra una carica speciale. L’anno scorso non siamo riusciti a fare gol all’Olimpico, abbiamo lavorato tutta la settimana per cercare di metterli in difficoltà. Finora la Lazio ha avuto un calendario difficile e domani più che mai vorranno fare punti”.
Anche nella scorsa stagione il Monza contro la Lazio riuscì a giocare una buona partita
“Come ben sapete non voglio parlare della scorsa stagione, siamo due squadre diverse. Sia noi ma anche la Lazio. Ciò che so è che domani sarà una gara complicata, contro una squadra completa. Come sempre noi cercheremo di fare e giocare la nostra partita”.
In questo momento c’è una difficoltà da parte vostra a concretizzare le tante occasioni che riuscite a creare? Quali sono le condizioni di Caprari?
“Non sono d’accordo con le vostre considerazioni, i nostri attaccanti sono arrivati a 5 metri dalla porta e non vedo un problema di creazione delle occasioni da rete. Gianluca Caprari ha avuto un problema al ginocchio e non sarà dei nostri. Pessina in quella posizione da trequartista potrebbe essere una soluzione ma non è l’unica”.
Palladino, è soddisfatto del ritorno di Giulio Donati?
“Ho un debole per Giulio perché è un grande uomo e una grande persona. E’ un giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere, anche come uomo spogliatoio. Sono contento del suo ritorno”.
Oltre a Caprari quali sono i giocatori indisponibili?
“Bettella ha avuto una ricaduta, mentre D’Ambrosio invece sarà dei nostri”.
Perché il Monza predilige la costruzione dal basso?
“Strutturalmente non siamo costruiti per rilanciare il pallone lungo. Detto questo preferisco la costruzione dal basso perché mi piace far arrivare il pallone agli attaccanti sui piedi”.
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