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Corradi: “Milinkovic sposta gli equilibri nella Lazio. Derby? Testa al Sassuolo”

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Nel giorno del suo compleanno l’ex attaccante della Lazio , Bernardo Corradi è intervenuto sugli 88.110 di Elle Radio, durante la trasmissione Laziali On Air.

Sulle due prossime partite: “La Lazio non dovrà fare scelte, Simone Inzaghi non ha mai fatto scelte in vista della partita successiva e la caratteristica del Sassuolo di quest’anno è la discontinuità. I neroverdi hanno alternato momenti di calcio brillante a black out totali, è una squadra che può andare in difficoltà se attaccata e la Lazio avrà dunque il dovere di fare la partita per arrivare nel miglior modo possibile ad una partita delicata come quella di martedì. La Roma sa far male se gli viene lasciato spazio ma a sua volta soffre se viene attaccata e pressata alta, con un giocatore come Fazio che paga qualcosa dal punto di vista della mobilità, soprattutto al cospetto di giocatori come Keita, Felipe Anderson ed Immobile. La Lazio è una squadra che quando l’avversario decide di fare la partita ha giocatori devastanti per sfruttare il campo libero. Segnando un gol la partita si metterebbe sicuramente nel migliore dei modi. Quando la Roma sfrutta il possesso palla è devastante, può inoltre sfruttare un bomber in stato di grazia come Dzeko e un giocatore universale come Nainggolan. Fa più fatica invece, come dicevo, quando viene attaccata negli spazi”. 

Sul campionato: “Dal punto di vista della qualità dell’organico le prime tre in classifica hanno qualcosa in più. Il campionato di quest’anno è anomalo visto come si sono staccate le formazioni in coda, dunque mai come in questo campionato conteranno gli scontri diretti. Lazio-Napoli dirà la verità per capire le ambizioni che la squadra di Inzaghi potrà coltivare da qui fino all’ultima giornata”. Sugli uomini chiave della Lazio: “Tralasciando il fatto che secondo me Biglia e Keita non sono giocatori che possono impressionare perché il loro valore era già ben noto, mi è piaciuta la reazione che ha avuto Immobile dopo due stagioni difficili all’estero. Inoltre sono innamorato calcisticamente di Milinkovic-Savic, che credo sia il calciatore che sposta maggiormente gli equilibri nella Lazio. Infine De Vrij, sin troppo facile da nominare ma è straordinaria la sua capacità di far giocare al meglio chi gli sta intorno”. 

Sul prossimo mercato: “La Lazio ha bisogno di una punta fisica in modo da interpretare anche in maniera differente la manovra d’attacco. Si potrebbe anche sfruttare un modulo a due punte, mentre servirà anche un centrale e un portiere che risolva la situazione di stallo che attualmente si è creata, visto che c’è indecisione al momento tra chi è il primo e il secondo portiere anche a causa degli infortuni di Marchetti”.

 


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Champions League

Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”

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Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.

Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.

I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.

Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.

Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.

E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto


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