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Una Lazio “Acerba”, nel giorno di Long John, supera 2-1 in rimonta il Sassuolo e continua a sognare

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La Lazio, nell’anticipo della 30esima giornata di Serie A, ha superato a domicilio il Sassuolo. Al Mapei Stadium i biancocelesti hanno rimontato i padroni di casa e si sono imposti 2-1 grazie alla rete di Immobile e l’autogol della coppia acerbi-Consigli. Una vittoria arrivata dopo una prestazione poco brillante, ma che potrebbe essere fondamentale nella corsa all’Europa League e mantiene vivo il sogno del terzo posto. I biancocelesti non potevano ricordare in modo migliore Giorgio Chinaglia, eterna bandiera laziale scomparsa esattamente cinque anni fa. La prima squadra della Capitale arriva alla stracittadina di martedì con un’ottima vittoria.

 

PRIMO TEMPO – Simone Inzaghi manda in campo de Vrij al centro della difesa e lancia Patric sull’out di destra. A centrocampo il solito Biglia al centro, con Milinkovic e Parolo ai suoi lati e Lulic in avanti con Anderson ed Immobile. Di Francesco lascia in panchina l’ex Matri puntando su Defrel e da fiducia a Lirola e Dell’Orco come terzini. A partire meglio sono i padroni di casa che sfruttano le disattenzioni della Lazio nei disimpegni e si rendono subito pericolosi con Politano. Passano i minuti ma la musica non cambia: i biancocelesti sbagliano e il Sassuolo attacca. Al 26′ dopo l’ennesimo svarione difensivo i capitolini vanno sotto: Berardi viene lanciato in profondità, Radu non lo segue e Strakosha lo atterra. Lo stesso n. 25 neroverdo parte dal dischetto e realizza. Mister Inzaghi urla, si sbraccia, ma la Lazio non reagisce e rischia di prendere la seconda rete con Defrel che si presenta davanti all’estremo difensore albanese, spedendo fuori la sfera. solo negli ultimi minuti gli ospiti riescono a spingersi in avanti e, nell’unica vera sortita offensiva, pareggiano: azione personale di Anderson al 42′, assist per Immobile nell’area piccola, che davanti a Consigli non sbaglia. Le aquile prendono coraggio e nell’ultimo minuto della prima frazione di gioco sfiorano il pareggio ancora con l’ex attaccante di Siviglia e Borussia Dortmund: Ciro tira a porta vuota ma la palla viene prima deviata da Acerbi e poi allontanata sulla linea della porta da Cannavaro.

SECONDO TEMPO – La gara riprende con ritmi più bassi. Le due formazioni non riescono a rendersi pericolose e allora i rispettivi allenatori corrono ai ripari: Inzaghi manda in campo Lukaku e Keita al posto di Radu e Lulic, mentre Di Francesco sostituisce Missiroli con Duncan. La Lazio alza il baricentro e riesce intorno al 70′ ad arrivare dalle parti di Consigli prima con un contropiede architettato da Anderson e Keita, poi con una combinazione Patric-Immobile, ma entrambe le sortite non producono risultati. Negli ultimi minuti scende in campo Lombardi al posto di Anderson. Proprio dai piede dell’ex calciatore della Primavera nasce l’azione del gol del 2-1: il n. 25 biancocelesti arriva sul fondo e crossa forte al centro, Acerbi devia e batte Consigli. Autogol e vantaggio Lazio.  La partita sembra chiusa ma il Sassuolo si riversa in attacco e sfiora la rete del pareggio con Pellegrini che prende una palo clamoroso di testa. L’ultimo squillo di una gara non appassionante ma che consegna alla Lazio tre punti fondamentali.

 


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Champions League

Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”

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Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.

Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.

I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.

Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.

Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.

E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto


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