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Il Tempo | Lazio al risparmio, il trionfo di Lotito

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Ride, ha eliminato la Roma del «nemico» Pallotta, il collega americano milionario. Lui, il parente povero ce l’ha fatta e, dopo il 26 maggio, ha «vinto» il derby più importante dopo quello con cui aveva alzato la coppa Italia nel cielo della Capitale quattro anni fa. Non siamo al bis ma poco ci manca perché Claudio Lotito ha strappato alla Roma circa sette milioni di euro oltre a un obiettivo stagionale che, dopo l’eliminazione dall’Europa League, era diventato vitale. Tra incasso, quota di partecipazione e finale di Supercoppa se la Juventus vincerà lo scudetto, soldi veri non tantissimi ma che avrebbero fatto comodo al bilancio giallorosso visto che l’ultima semestrale è stata chiusa con un preoccupante -53 milioni. Ride Lotito lui ha riportato il bilancio della Lazio low cost in positivo proprio la scorsa settimana con un bene augrante 9.5 milioni. Del resto il budget dei due club è su due piani diversi: la Roma spende e investe ogni sessione di mercato una cinquantina di milioni, la Lazio poco meno di un terzo. I giallorossi hanno un monte ingaggi di 120 milioni, i bianco-celesti non arrivano ai 50: esempio Simone Inzaghi guadagna 300 mila euro, cifra destinata ad aumentare in caso di ingresso in Europa. Il 10% di quanto percepisce Spalletti che si avvicina ai 3 milioni di euro: incredibile se uno rivisita i due derby di coppa dove proprio le intuizioni del giovane tecnico della Lazio sono state fondamentali per battere il collega più quotato.

Numeri che confermano come il club di Formello, anche senza spendere cifre pari alle grandi del campionato, riesce tutto sommato a reggere il confronto. Nel 2009 la vittoria della Coppa Italia e nella Supercoppa a Pechino, il trionfo contro la Roma del 2013: tre trofei in bacheca. Poi altre finali giocate, tutte contro la Juve dei fenomeni ma c’era sempre la Lazio di Lotito a confrontarsi contro il campioni d’Italia. Ora ci sarà la settima e forse l’ottava finale a ribadire che, nonostante tutto, la squadra biancoceleste è lì. Manca l’ultimo passo, il salto di qualità definitivo che Lotito vuole centrare senza mai fare il passo più lungo della gamba, senza investimenti folli e di sicuro, anche per questo, non è amato dalla maggioranza dei laziali che sognano Abramovich, arabi o cinesi dal portafogli illimitato. Intanto, tra una plusvalenza e l’altra, Lotito fa di necessità virtù anche se per qualcuno si tratta solo di mancato rischio d’impresa. Tant’è, l’altra sera si è ancora una volta ricucito lo strappo, ora il rapporto, seppure incrinato, sembra migliorato, ci sarebbe bisogno di un segnale forte durante l’estate. Quando molte squadre europee e italiane cercheranno di strappare i vari Keita, De Vrij, Biglia, Immobile e Milinkovic alla Lazio, Lotito e Tare dovranno essere bravi a vendere bene (in caso) ma soprattutto a ricomprare meglio. Nel calcio moderno funziona così, i tifosi l’hanno capito: una volta però vorrebbero segnare obiettivi che riportano la mente all’epopea cragnottiana.

Il Tempo – Luigi Salomone

 


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Eataly, l’eccellenza enogastronomia nel cuore di Roma: aperto il nuovo store alla Stazione Termini

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L’alta qualità della cucina italiana arriva in orario nel cuore di Roma. Eataly, realtà unica che valorizza l’eccellenza enogastronomica nostrana nel mondo, apre uno store di 700 metri quadri all’interno della stazione Termini, la più grande d’Italia e tra le più grandi in Europa. Caffetteria, banco della pizza, un’area mercato con i prodotti tipici del made in Italy e oltre 200 i posti a disposizione (di cui 100 a sedere) per i passeggeri che transitano nello scalo capitolino e per gli amanti delle specialità made in Italy. Il nuovo punto vendita si trova nella terrazza al primo piano, visibile sia dall’atrio d’ingresso sia dalla ex “galleria gommata” trasformata in moderna area di servizi dalla riqualificazione – curata da Grandi Stazioni Retail – che ha restituito alla stazione il fascino di un tempo, e gode di un affaccio su Piazza dei Cinquecento e sull’atrio storico, entrambi delimitati da luminose vetrate.

“Aprire Eataly a Termini ci consente di avvicinarci a moltissimi viaggiatori che transitano o persone che lavorano nella più importante stazione d’Italia e in prossimità – spiega Andrea Cipolloni, CEO Group Eataly -. Abbiamo condensato in questo format tutta la qualità della nostra ristorazione in modo tale da poter offrire un servizio destinato a chi cerca un punto di riferimento per l’enogastronomia italiana caratterizzato dalla nostra selezione accurata di materie prime e dalla nostra attenzione ai processi di lavorazione. Pensiamo anche che questo nuovo punto vendita possa essere un ottimo biglietto da visita per il nostro importante flagship store di Roma Ostiense”. Un’esperienza gastronomica completa nel centro della Città Eterna e che porta a 50 il totale degli store nel mondo. 


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