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Frongia, Assessore allo Sport di Roma: “Riqualifica del Flaminio avviata, della Polisportiva Lazio l’unico progetto pubblico”
Daniele Frongia, assessore allo sport di Roma, ha parlato dopo un sopralluogo presso lo stadio Flaminio riferendosi al bando della Getty Foundation per Keeping It Modern, per ottenere i finanziamenti per studiare lo stato dell’arte dell’impianto: “Il capolavoro ancora c’è, coperto da detriti e incuria e violentato anche dagli ultimi lavori. Ora sara’ ancora più oneroso intervenire. Il percorso è già avviato e attendiamo giugno, luglio per l’esito del bando. Parallelamente siamo attivati per ricevere molti progetti, alcuni dei quali sono interessanti, sia da soggetti pubblici sia da privati. Ci sara’ un tavolo dove confrontarsi. Di questi l’unico progetto pubblico è quello della polisportiva Lazio, gli altri chiedono di rimanere riservati. Ho sentito varie volte Lotito che ha confermato il suo disinteresse per questa struttura. L‘impianto deve rimanere a principale vocazione sportiva ma non possiamo non prevedere un’area con vocazione culturale vista la collocazione”.
Insieme a lui Angelo Di Maio, presidente della commisisone capitolina allo sport, che ha detto: “Siamo venuti in sopralluogo per vedere con i nostri occhi lo stato in cui versa attualmente l’impianto comunale. E’ impressionante entrare e sentire sotto i piedi lo scricchiolio delle macerie, sembra un viaggio in una struttura dove l’uomo non c’e’ piu’ da anni, un film di fantascienza. Questo ci da’ motivazione ulteriore per cercare di cambiare le cose”.
Presente al sopralluogo anche Margiotta Nervi, segretario generale della Pierluigi Nervi Project Foundation: “Purtroppo ci sono anche altre strutture di Pierluigi Nervi che versano in un simile stato. A livello architettonico rimane sempre una struttura straordinaria. Mi fa molto piacere che dopo aver toccato il fondo e ora si comincia a risalire. Grazie al Comune e all’impegno dimostrato di volersi occupare finalmente dello Stadio Flaminio in maniera approfondita si segna un nuovo inizio. Se soggetti privati volessero aiutare per la ristrutturazione? E’ tutta una questione di metodologia di lavoro , poi si valutano le proposte e si vede quale risponde di piu’ ai criteri della salvaguardia della struttura, che e’ il nostro principale obiettivo, e che faccia vivere lo spazio secondo le esigenze dell’amministrazione. Questo punto di incontro deve essere trovato a priori, non dopo”.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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