Per Lei Combattiamo
De Martino: “Milinkovic felice per il rinnovo, la Lazio ci punta. Inzaghi? Bravo e laziale vero”
Il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio per parlare dei biancocelesti.
“Sergej piace in tutta Europa – ammette – c’è stato l’interesse dei top club, è un’intuizione del nostro ds Tare. Ho visto Milinkovic radioso, con gli occhi luccicanti. Adora i tifosi è rimasto scioccato in maniera positiva dal calore dell’ultimo derby che ci ha permesso di giocare la nostra settima finale in nove anni. Siamo secondi solo alla Juve, è un numero positivo. Milinkovic è un giocatore di rilievo, la Lazio ci punta da sempre, da quando nessuno lo conosceva e non era ancora sbandierato come un top player. Tare ci ha abituati a questo tipo di colpi”.
STADIO – “Dell‘argomento stadio ne ha parla solo il presidente o il portavoce del club, Arturo Diaconale. Ben venga che la Roma faccia il suo stadio perchè la Lazio è sulla sua stessa lunghezza d’onda. Il dove e il come lo decide la proprietà, ma un’Italia che non prevede gli stadi di proprietà la fa allontanare ancora di più rispetto agli altri campionati europei. Questa deve essere una priorità del Paese”.
MERCATO – “Keita è cresciuto con noi, visto che il settore giovanile ha avuto una crescita esponenziale. Ci metto dentro anche Murgia e Lombardi. Keita è un giocatore che fa la differenza, è un giocatore della Lazio, quello che succederà non posso saperlo. La Lazio è un punto d’arrivo e non di partenza. Lo ha confermato anche ieri il presidente Lotito in visita alla Fondazione Santa Lucia. Qualsiasi giocatore deve saperlo, siamo tra le società più importanti d’Europa. Oggi il patrimonio della Lazio è impressionante, è una società solida con prospettive di crescita importanti. Il lavoro del Presidente e del direttore è continuo, l’obiettivo è quello di crescere. Chiunque può sbagliare, ma io vedo una crescita importante”.
INZAGHI –“Simone è diciotto anni qui alla Lazio. È laziale, te ne accorgi perchè con lui si parla solo di questo. È un giovane tra i giovani, ha portato innovazione nella Primavera, con uno staff competente di cui è legatissimo. Con i giocatori riesce a darsi del tu calcisticamente parlando e lo ritrovi insieme a giocarci. Quando comanda l’allenamento ha la giusta cattiveria, è meticoloso, ripete le cose tante volte. È giovane e laziale, spero rimanga qui per tanto tempo”.
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Champions League
Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”
Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.
Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.
I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.
Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.
Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.
E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto
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