Esclusiva
ESCLUSIVA | Orsi: “Pandev e le polemiche? Fa parte del passato. Simeone lo vedrei bene con Immobile”
L’ex portiere di Lazio, Parma ed Arezzo, Fernando Orsi ha parlato in Esclusiva ai microfoni di LazioPress.it sull’ultima partita di campionato Genoa-Lazio finita 2-2 e nella quale ci sono state numerose recriminazioni da parte dei biancocelesti a causa di due rigori negati. Durante il match è stato espulso anche mister Inzaghi per proteste, così come l’allenatore dei Grifoni Ivan Juric appena tornato in Liguria dopo la parentesi Mandorlini alla guida del Genoa. Una prova di cuore per i giocatori laziali che però non sono riusciti a superare il muro genovese. I gol di Biglia su rigore e di Luis Alberto – al suo primo centro in campionato – non sono bastati per la vittoria. La Lazio si è lasciata sfuggire il match point per consolidare l’Europa League senza riuscire a sfruttare il pareggio nel derby della Madonnina tra Inter e Milan (finito 2-2) e il pareggio dell’Atalanta con la Roma per 1-1. Ora la squadra di Inzaghi dovrà pensare al prossimo match in casa contro il Palermo.
La Lazio ha pareggiato 2-2 con il Genoa: come giudica la prova dei biancocelesti?
“La Lazio ha trovato un Genoa veramente rivitalizzato: il primo tempo è stato un po’ sottotono, nel secondo ha cercato di vincere la partita creando tantissime occasioni da gol. Forse c’erano un paio di rigori che non sono stati dati dall’arbitro. Poteva essere più cinica in quelle occasioni clamorose che gli sono capitate ma la Lazio ha dimostrato personalità nel recuperare il risultato, quindi visti i pareggi delle altre squadre non è un punto da buttare. E’ vero che poteva vincere, ma è anche vero che al 90′ stava perdendo, quindi con il 2-2 porta a casa un punto importante che lascia la classifica così com’è, in vista di domenica che c’è una partita abbordabile con il Palermo.“
Immobile in questa partita ha giocato un po’ sottotono: cosa ne pensa della sua prestazione?
“E’ un giocatore che ha fatto tutte le partite, non è mai stato cambiato, quindi ci sta che ogni tanto ci sia una partita dove sia sottotono. E’ un attaccante generoso, aiuta sempre i suoi compagni, pertanto al di là del fatto che lo vogliamo vedere sempre fare gol, Immobile a questa squadra serve tanto.”
Pandev come al solito dopo aver segnato alla Lazio si mostra polemico contro la dirigenza…
“Mi interessa poco di quello che ha fatto Pandev. Ormai fa parte del passato e bisogna guardare il presente ed il futuro. Domenica la Lazio con il Palermo può vincere la partita per portare a casa tre punti fondamentali per il quarto posto, quindi quello che fa Pandev e i motivi per cui lo fa, sono problemi suoi.”
Giovanni Simeone sabato ha segnato a quella che potrebbe essere la sua nuova squadra: i rumors di mercato dicono infatti che Lotito e Preziosi stiano trattando il giocatore. Un ottimo acquisto, oppure la Lazio dovrebbe puntare su altri?
“Simeone è un ottimo attaccante ed è un giocatore che può sostituire Immobile oppure giocare insieme a lui. Se la Lazio lo prendesse sarebbe un grande acquisto. In ogni caso io non ho suggerimenti da dare perché la società sta lavorando bene. Tare è molto bravo a scoprire i giocatori e a portarli alla Lazio. Inzaghi è stato bravo a valorizzare le qualità tecniche della squadra e di tanti giovani. Per ora va bene così, secondo me la squadra e la società non hanno bisogno di tanti consigli perché quest’anno hanno fatto benissimo e quindi anche il prossimo sapranno cosa fare. E’ certo che con più competizioni è necessario allargare la rosa, ma loro loro sanno e lavoreranno per questo”
Obiettivi della Lazio: la Champions ormai è lontana 9 punti dopo la vittoria del Napoli. Bisogna concentrarsi solo sull’Europa League?
“È importante mantenere il quarto posto in Europa League e non fare i preliminari. C’è una finale di Coppa Italia ma qualsiasi sia il risultato la Lazio ha fatto comunque una stagione ottima. L’obiettivo era l’Europa League, poi è arrivata anche la finale che impreziosisce questa stagione. La squadra deve continuare così e se gioca in questo modo, ha questo spirito, questa personalità, non può avere problemi ad andare in Europa. Chi deve temere di più tra le inseguitrici? Tutte e tre le squadre (Atalanta, Milan ed Inter, ndr), ma la Lazio deve fare la corsa su sé stessa senza pensare alle altre. A partire da domenica contro il Palermo, la squadra di Inzaghi deve concentrarsi sulle ultime sei partite per fare più punti possibili.”
Della “sorpresa” Inzaghi ne stanno parlando tutti: la sua impressione da ex allenatore?
“Inzaghi sta facendo benissimo: d’altronde era partito con grande scetticismo, poi dopo ha convinto tutti. E’ arrivato in finale di Coppa Italia battendo nei due scontri diretti la Roma, è andato a vincere a Milano. Questo significa che è un allenatore che prepara bene le partite e che la squadra lo ascolta. Il prossimo anno sarà un’altra stagione, ma quello attuale è stato un battesimo che è andato più che bene.”
In settimana c’è stato il rinnovo di Sergej Milinkovic-Savic: secondo lei è un ottimo passo per il futuro oppure bisogna venderlo ora per fare plusvalenza?
“Tare ha detto che Milinkovic rimane al cento per cento, quindi significa che è un progetto che va avanti e va bene così. Per quanto riguarda Keita invece sarebbe meglio se rimanesse ma al momento sembra che non ci siano grandissime speranze. La Lazio deve concentrarsi sulle ultime sei partite, poi sulla finale di Coppa Italia. Per i rinnovi ci dovrà pensare dopo la società.”
Finale di Coppa Italia, domanda di rito: la Lazio ce la può fare oppure questa Juventus è troppo forte da battere?
“La Lazio ha tante possibilità perché ha dimostrato che nella partita secca può mettere in difficoltà tutte le squadre. E’ una partita aperta, ma è ovvio che la Juventus è la favorita perché è più forte. Anche lei però ha le sue debolezze, quindi la Lazio deve giocare soprattutto su di esse.”
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Inizia la nuova avventura di mister Grigioni: al via la scuola dedicata ai portieri
Il tempo che mister Adalberto Grigioni non trascorre in famiglia lo passa con un pallone e dei guantoni, chiaramente sul rettangolo verde di spalle alla porta: il calcio è da sempre la sua passione, un hobby divenuto lavoro che lo ha portato lontano da casa e che gli ha fatto vivere momenti indimenticabili, soprattutto a Roma con la maglia della Lazio. Quest’anno il preparatore atletico dei portieri, dopo 18 anni nella Capitale, ha intrapreso una nuova avventura.
Nato a Sangemini in provincia di Terni, è lì che ha fatto ritorno dopo che il contratto di lavoro con il club capitolino non è stato rinnovato: arrivato a Roma nel 2005, scelto d’allora ds Osti che aveva lavorato con lui alla Ternana, con la Lazio mister Grigioni ha vinto 3 Coppe Italia (2008/2009, 2012/2013, 2018/2019) e 3 Supercoppe Italiane (2009, 2017 e 2019). Con lui hanno lavorato portieri come Peruzzi, Handanovic, Ballotta, Sereni, Muslera, Carrizo, Bizzarri, Marchetti, Guerrieri, fino a più recenti come Strakosha, Reina, Adamonis, Furlanetto e gli ultimissimi Maximiano e Provedel, con quest’ultimo che anche in Champions ha lasciato tutti a bocca aperta per il rendimento sopra ogni aspettativa.
Grigioni è stato al fianco di Delio Rossi, Ballardini, Reja, Petkovic, Pioli, Inzaghi e Sarri: un palmarès di tutto rispetto il suo che oggi il tecnico ha deciso di mettere a disposizione dei giovani portieri. E’ infatti nata la ‘scuola portieri Grigioni’, che prevede corsi di formazione per ragazzi e ragazze con età compresa tra i 6 ed i 17 anni. L’idea era già nell’aria ma ora, come appreso dalla redazione di LazioPress.it, il progetto si è concretizzato. L’attività si svolgerà presso gli impianti sportivi ‘Orlando Strinati Terni football club’ in via Vulcano 1, a Terni (per tutte le informazioni è possibile telefonare dal lunedì al venerdì, dalle 17.00 alle 19.00, al numero 328.0859613 o mandare una mail a scuolaportierigrigioni@gmail.com).
Sono già tanti i ragazzi che hanno scelto Grigioni come allenatore e ‘mentore’, ma questa notizia di certo non stupisce visto che il ‘maestro dei portieri’, con l’aquila sul petto, si è distinto per professionalità e competenza: mai una parola fuori posto, sempre ligio al dovere e sempre pronto ad ascoltare i ragazzi che ha visto crescere fino ad affermarsi in Serie A. Al momento è anche coordinatore dei portieri del Terni FC e si occupa sia del settore giovanile che della prima squadra. Insomma, è a tutti gli effetti pronto per una nuova sfida: la scuola targata Grigioni ora è una realtà. In becco all’aquila, mister!
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