Un punto sull’Atalanta, tre sul Milan. Alla luce dei risultati dell’ultima giornata, forse poteva andare anche peggio. Una Lazio che torna da Marassi con la certezza che il cammino per l’Europa resta invariato: “Ricominciamo da Genova?,’ aveva chiesto Inzaghi dopo la brutta sconfitta interna con il Napoli. A sei giornate dal termine, l’obiettivo resta quello di difendere con unghie e denti l’attuale quarto posto che garantisce l’accesso diretto all’EuropaLeague. Senzapassare per la finale di Coppa Italia con la Juventus, insomma.

Dopo un anno esatto da quando aveva rilevato Pioli, il giovane allenatore alla sua prima esperienza dall’inizio della stagione sulla panchina della prima squadra ha superato a pieni voti la buona dose di scetticismo che lo accompagnava alla vigilia. Era estate e il mancato arrivo di Bielsa fu il preambolo al suo ritorna A sei giornate dalla fine, Inzaghi ha raccolto 60 punti, è quarto e in finale di Coppa Italia battendo la Roma nel doppio derby. Meglio di così non la immaginava nemmeno lui. Il prossimo passo è un rinnovo che è davvero una formalità. Si parla di circa un milione di euro a stagione fino al 2021 più bonus in caso di qualificazione in Champions League il prossimo anno. Trai suoi tanti meriti (oltre a quello di aver fatto esordire diversi giovani) quello di aver mandato in rete ben 16 giocatori diversi.

L’ultimo, quel Luis Alberto che fino a sabato sembrava l’oggetto misterioso di Formello. Lo spagnolo stavolta non ha tradito le aspettative del tecnico che lo ha inserito a Genova propiziando così il gol del 2-2. Se crescerà ancora di condizione, l’ex Liverpool potrebbe essere l’arma in più per il finale di stagione. Se i gol fatti non mancano, preoccupano invece quelli subiti: 9 nelle ultime quattro sfide tra campionato e Coppa Italia. Con il Palermo serve una nuova svolta. ***tuttosport

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