Per Lei Combattiamo
Simulazione Strootman, Kevin avrebbe potuto ammetterla seguendo l’esempio di Klose. E invece ha scelto il silenzio…
Chiamasi stile, moralità, educazione. Requisiti che Kevin Strootman ha dimostrato (per ora) di non avere. Ottimo calciatore in campo, da rivedere sull’aspetto comportamentale. Sì, perché il centrocampista della Roma quest’anno si è reso protagonista di due brutti gesti, in entrambi i derby di campionato. Prima a dicembre l’acqua tirata in faccia a Cataldi per esultare dopo un suo goal, con annessa parapiglia e simulazione, con l’olandese che si butta a terra toccandosi il collo per una semplice trattenuta. Graziato dalla Corte di Appello – era stato squalificato 2 turni dal Giudice Sportivo – l’ex PSV sembra non aver imparato nulla.
Le immagini del suo contatto con Wallace nell’ultimo derby sono sotto gli occhi di tutti: il laziale non lo tocca, lui cade a terra e il distratto Orsato abbocca fischiando il rigore. Eppure Kevin in quel momento avrebbe avuto un’ultima chance per rilanciare la sua immagine, per non essere etichettato dall’Italia calcistica come ‘simulatore’: cioè ammettere la scorrettezza e suggerire all’arbitro di ripartire con una punizione a favore della Lazio. E invece no, silenzio e pareggio della Roma. Gol (e tuffo) però inutile, vista la sconfitta finale. E ora difficilmente la Corte di Appello potrà salvarlo da una squalifica certa.
Avrebbe dovuto seguire l’esempio di un signore che in carriera si è tolto qualche soddisfazione, Miroslav Klose. Miro segnò infatti di mano, nell’ormai famoso Napoli-Lazio del 2012. Il risultato era fermo sullo 0-0, la sua rete avrebbe sbloccato il match. Invece il tedesco ammise la propria irregolarità, il goal fu annullato. Alla fine decise una tripletta di Cavani ma la coscienza e l’immagine del biancoceleste erano salve. Altro stile, altro pedigree. Che il Dio calcistico possa regalare al nostro campionato altri 10, 100, 1000 Klose.
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Champions League
Celtic-Lazio, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dall’inizio del match di Champions League valido per la fase a gironi, Celtic e Lazio hanno reso note le proprie formazioni ufficiali.
Di seguito gli undici scelti dai due allenatori:
CELTIC (4-3-3) – Hart; Johnston, Phillips, Scales, Taylor; O’Riley, McGregor, Hatate; Yang, Furuhashi, Maeda. All.: Rodgers.
LAZIO (4-3-3) – Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Hysaj; Kamada, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All.: Sarri.
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