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Zauri: “Con un Keita così nel girone d’andata sarebbe stata Champions. Biglia e Immobile decisivi per l’Europa”
Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex biancoceleste Luciano Zauri ha analizzato il rendimento della Lazio nell’ultimo periodo, con uno sguardo al futuro e in particolare all’Europa:”La Lazio deve sempre puntare alle coppe europee. Peccato che negli ultimi anni le prime tre della classe hanno fatto qualcosa in più. La società ha operato bene, con acquisti mirati e spesso sottovalutati“. Sulla sfida con la Fiorentina:”Credo che Inzaghi farà un po’ di turnover, ma senza esagerare, in vista della finale di Coppa Italia. Stesso discorso per la Juventus, che avendo importanti impegni ravvicinati dovrà rinunciare a un po’ di qualità“. Poi un pensiero in vista della finale:”Vedremo come Inzaghi vorrà affrontare una squadra compatta come la Juventus. Probabile il 352, con Anderson adattato, mentre a sinistra Lukaku e Lulic hanno stesse caratteristiche ma sono differenti tecnicamente. Keita deve giocare, e con un girone d’andata come quello di ritorno del senegalese, la Lazio avrebbe potuto ambire alla Champions. Biglia e Immobile invece sono i giocatori che fanno la differenza in Europa, soprattutto ora che Ciro è diventato l’uomo gol dei biancocelesti“. Infine tra i pali:”Strakosha sta facendo bene, ma in campionato potrebbe esserci un po’ di turnover, con Adamonis o Vargic titolari“.
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CorSera | Lazio, da Chinaglia a Provedel: cercasi marcatore n. 100
Il primo è stato Chinaglia, l’ultimo Provedel. Giorgione rimontò l’Arsenal con una doppietta negli ultimi 5 minuti in Coppa delle Fiere, all’Olimpico finì 2-2 l’esordio della Lazio nelle (vere) coppe europee moderne. Era il 16 settembre 1970. Il portiere friulano, 15 giorni fa, ha infilato di testa al 95’ il collega Oblak per acciuffare l’1-1 con l’Atletico Madrid.
Il prossimo, magari già stasera al Celtic Park, può essere il 100° laziale diverso capace di segnare un gol europeo: ma attenzione, deve essere uno di quelli che non l’hanno mai fatto con questa maglia, quindi un nuovo acquisto (Castellanos, Guendouzi, Isaksen, Kamada, Rovella) oppure uno di quelli che non sono entrati nei tabellini di EL e Conference (Casale, Gila, Hysaj, Pellegrini, Romagnoli).
In 12 hanno già «timbrato» in biancoceleste: naturalmente Immobile, che con 22 gol europei ha anche questo record, poi Felipe Anderson che ne ha segnati 9, Pedro 4, Luis Alberto 3, Vecino 2 e con una rete a testa Basic, Cataldi, Lazzari, Marusic, Patric, l’incredibile Provedel e Zaccagni. Ciro è a +2 su Inzaghi nel totale, 22 a 20, ma lo insegue da lontano (5 a 15) se si parla solo di Champions. Felipe è 8° all time (con Claudio Lopez, Parolo e Salas) a -1 da Casiraghi, -2 da Chinaglia e Kozak, -3 dal 3° posto di Nedved e Rocchi. I gol della Lazio in Europa sono stati finora 356, i trofei conquistati 2 (Coppa Coppe e Supercoppa, nel 1999). Corriere della Sera/Massimo Perrone
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