Capitano e leader carismatico, condottiero e punto di riferimento, è la Lazio del Principito Lucas Biglia. Per il tecnico Inzaghi è insostituibile, la società lo ha già blindato fino al 2021 (l’accordo c’è), la fumata bianca è attesa al termine della stagione. L’argentino ha in mente da tempo di chiudere la carriera in Europa con l’aquila sul petto, riceverà dal presidente Lotito anche un netto adeguamento economico. L’ex Anderlecht infatti diventerà il calciatore più pagato della rosa con 2,8 milioni di euro all’anno. Manca però la firma, prima dovrà sbarcare a Roma il suo agente Montepaone, dovrebbe trattarsi di una formalità. Biglia ha soltanto preso tempo e si è concentrato sul cammino della squadra, lo ha fatto per il bene del gruppo, ma sul suo futuro non ha mai avuto dubbi. Si sente laziale, è innamorato dei tifosi ed ha trascinato il club biancoceleste in Europa: «Con la dirigenza stiamo parlando – ha ribadito più volte – il rinnovo è un discorso avviato, dobbiamo mantenere alta la guardia. La coppa Italia per esempio è un traguardo da raggiungere. La Juventus ha una formazione fortissima, ma noi sogniamo di alzare al cielo un trofeo».

L’Europa League, senza preliminari, è blindata, Lucas contro la Fiorentina potrebbe restare in panchina, al Franchi scatterà un ampio turnover. Il 17 maggio sarà al solito posto, in cabina di regia, contrasterà il centrocampo bianconero con la qualità di sempre. Da quel clamoroso pomeriggio del 28 gennaio 2017 – sconfitta interna con il Chievo e rissa sfiorata tra Biglia e un tifoso della Lazio – la storia è cambiata. Il capitano si è calato con grande partecipazione nel progetto di Inzaghi, è sembrato più coinvolto e consapevole del proprio valore. Inoltre le vittorie contro la Roma hanno esaltato al 100% le sue caratteristiche. Il matrimonio con la Lazio è destinato a continuare, presto sarà tutto nero su bianco, il Principito non ha ancora terminato la sua missione. Ieri c’è stato anche uno scontro di gioco con Keita: tutto chiarito in campo, qualche attimo di nervosismo (petto contro petto) poi c’è stata la pace immediata. Così come Alessandro Murgia, fresco di rinnovo e rivelazione tra i giovani biancocelesti, per lui il prossimo anno sarà quello della consacrazione: «Il rinnovo è stato voluto fortemente da me e da parte della società – ha spiegato l’ex Primavera a margine della presentazione per la decima edizione della Lazio Cup, torneo riservato alla categoria Allievi – sono molto felice, per me questo è un punto di partenza e non di arrivo». Poi sulla stagione della Lazio: «Siamo partiti con lo scetticismo iniziale, però lavorando a testa bassa con il mister e i campioni che abbiamo siamo riusciti ad ottenere questi risultati. Ora ci aspettano ancora tre partite di campionato e questa finale di Coppa contro una formazione che negli ultimi anni sta facendo molto bene sia in Italia che in Europa, sarà una gara complicata, ma vogliamo provarci».

Il Tempo – Gianluca Cherubini

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