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Per Lei Combattiamo

Strakosha: “Vogliamo vincere contro la Fiorentina per il record di punti. Turnover? Decide il mister, noi dobbiamo solo pensare a giocare”

chiaraluce_paola@libero.it'

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Al termine dell’appuntamento con la scuola il portiere biancoceleste Strakosha si è fermato ai microfoni di Lazio Style Radio, per analizzare alcuni argomenti: “Sono contento di essere qui con i miei compagni. Succedeva anche da me in Albania ed era sempre un momento bellissimo. Speriamo di avergli dato dei consigli che possano fargli bene in futuro: la comunicazione è importante perchè ognuno può dare il proprio contributo per rendere il mondo migliore. Un rigore mancato? Spero di pararlo…ma spero anche che non arrivi. Per noi è importante vincere contro la Fiorentina perchè possiamo fare il record di vittorie. Ci stiamo allenando bene, poi il mister farà le sue valutazioni su un eventuale turnover: noi dobbiamo pensare solo a giocare e a dare tutto quando siamo chiamati ad entrare in campo. Per me tutto quello che sto vivendo è un sogno: ringrazio Dio e la mia famiglia! Siamo molto contenti di aver conquistato già l’Europa, questo ci permette di affrontare la Fiorentina più tranquilli”.

Il portiere biancoceleste si è fermato anche a parlare ai microfoni dei giornalisti presenti: “C’è tanto entusiamo, abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Domenica vedere lo stadio pieno è stato qualcosa di incredibile. Sto vivendo un sogno, non me l’aspettavo di vivere una stagione così, ringrazio la società la mia famiglia. Mi sento bene ogni volta che il mister mi chiamarà in causa darò sempre il 100%. Salerno mi ha fatto crescere tanto è stata una piazza fondamentale, soprattutto nel farmi capire gli errori. La Juventus è una squadra fortissima, ma non partiamo battuti. Stiamo lavorando al rinnovo, posso dire che stiamo ad un buon punto nella trattativa. La parata più difficile? Quella si Dzeko”.

 


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Champions League

Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”

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Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.

Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.

I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.

Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.

Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.

E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto


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