Esclusiva
ESCLUSIVA | Cois: “Fiorentina con poche motivazioni, ma con la Lazio sarà fondamentale. Parolo è arrivato tardi nel grande calcio”
La Fiorentina è una squadra con tanto talento, ma quest’anno non è riuscita a raggiungere gli obiettivi programmati ad inizio stagione, ed ora è in corsa per un posto in Europa League. Di fronte incontrerà una Lazio con la testa alla finale di Coppa Italia, ma sicuramente le secondee linee di Simone Inzaghi vorranno mettersi in mostra, sopratutto chi ha giocato meno. Soprannominato “Osso” per il modo di mordere le caviglie in campo degli avversari, la redazione di LazioPress.it in occasione della sfida del “Franchi” ha contattato in esclusiva l’ex centrocampista viola Sandro Cois. Per lui bene otto anni in toscana. Dal 1994 al 2002 ha collezionato 175 presenze con la maglia viola, conquistando tre trofei, due coppe italia e una supercoppa italiana.
Keita contro Bernardeschi, due talenti pronti ad esplodere e forse il prossimo anno fare la fortuna di altre squadre.
“Come rendimento in questa stagione sono stati uno l’opposto dell’altro. Bernardeschi ha iniziato facendo un campionato straordinario. Poi piano piano un po per la stanchezza, un po per altri fattori le sue prestazioni sono calate. Keita invece ha fatto un girone di ritorno strepitoso ed ora è in grandissima forma”
Paulo Sousa probabilmente lascerà a fine stagione. Ai giocatori potrebbero venire meno le motivazioni per affrontare queste ultime gare?
“Assolutamente si, quando sai che un allenatore va via qualche motivazione può venire a mancare. Anche se la Fiorentina è ancora in corsa per un posto all’Europa League e di certo non può non scendere motivata in campo. Anzi, per i viola sarà una partita fondamentale contro una grande squadra in ottima forma che è la vera rivelazione di questo campionato”
Si parla poco di lui, ma non tutti notano il grande lavoro sporco che fa in campo. Secondo te Marco Parolo è arrivato troppo tardi nel grande calcio?
“E’ cresciuto tanto, purtroppo per lui se ne sono accorti tardi delle sue qualità, visto che poteva anticipare il suo arrivo in una big di un paio d’anni”
I viola sono stati duramente contestati dai propri tifosi nell’ultima trasferta contro il Sassuolo. La squadra ha raccolto meno di quelli che erano gli obiettivi a inizio stagione?
“La stagione è stata al di sotto delle aspettative, perchè sicuramente dopo i risultati dell’anno scorso ci si aspettava qualcosa in più. Però le contestazioni ci stanno, il tifoso vuole il bene della squadra e vorrebbe sempre vederla vincere. Non dimentichiamoci poi che la stagione passata la Fiorentina è stata quasi campione d’inverno, quindi era lecito aspettarsi qualcosa in più”
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ESCLUSIVA | Lazio-Cagliari, Rastelli: “Per i biancocelesti non sarà una gara agevole. Immobile straordinario”
Sabato alle 18.00 Lazio e Cagliari scendono in campo all’Olimpico per la sfida valida per la quattordicesima giornata di Serie A. I biancocelesti per cercare di cambiare una classifica fortemente deficitaria, cercando di dare continuità al successo arrivato con il Celtic; gli uomini di Ranieri per proseguire nel proprio momento di forma, con due vittorie, due pareggi e una sconfitta nelle ultime cinque. Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli ha presentato così la sfida di domani.
In settimana la Lazio ha raggiunto gli ottavi di finale di Champions League. Come valuta il percorso europeo dei biancocelesti? Hanno chance di primo posto?
“Credo che il cammino europeo della Lazio sia stato ottimo, e ci sono tante possibilità per il primo posto finale: sta affrontando la competizione nel miglior modo possibile. La vittoria con il Celtic le ha permesso di passare agli ottavi, e giocare a Madrid a mente libera potrebbe essere un fattore per la gara con l’Atletico “.
Il successo con il Celtic può dare uno slancio per ritrovare una classifica adeguata anche in Serie A?
“La vittoria di martedì potrebbe essere una molla per cercare di ritrovare quelle energie mentali anche in campionato. Sappiamo bene quanto le competizioni europee, soprattutto nel caso della Champions League, siano dispendiose da un punto di vista fisico e mentale: credo che i biancocelesti stiano pagando anche questo. Passare la fase ai gironi con una giornata di anticipo potrebbe dare ai calciatori uno stimolo in più per giocare in campionato con la stessa determinazione con cui stanno affrontando l’Europa“.
Tra le varie difficoltà incontrate quest’anno, la Lazio ha più volte faticato nel rendersi pericolosa. Si è fatto un’idea sulle cause?
“Dall’esterno è sempre difficile poter dare un giudizio preciso. Perdere un giocatore fondamentale come Milinkovic-Savic sicuramente pesa: con la sua fisicità e i suoi inserimenti senza palla in area di rigore risolveva tante situazioni. A questo si aggiungono i tanti problemi che Immobile ha dovuto affrontare già dalla passata stagione: avere il vero Ciro può dare una grande mano in fase realizzativa. E’ un calciatore straordinario, se sta bene riesce a capitalizzare la mole di lavoro della squadra. Quando invece non è in condizione non ci sono nella rosa attaccanti in grado replicare il suo rendimento“.
Dopo un inizio shock il Cagliari ha iniziato a fare punti. Come colloca i rossoblù nella corsa alla salvezza?
“E’ normale che l’impatto della categoria si sia fatto un po’ sentire. I sardi hanno pagato anche l’assenza iniziale di Mancosu e Lapadula, due giocatori straordinari che in Serie A possono dare una grande mano al Cagliari in ottica salvezza. Inizialmente ha pagato le tante gare affrontate con molte squadre forti, ma pian piano ha trovato quadratura, entusiasmo e convinzione: in questo momento se la gioca con tutte, sta facendo prestazioni e risultati importanti. Per la Lazio non sarà una gara agevole“.
Come la squadra di Ranieri potrà mettere in difficoltà la Lazio?
“Con le armi usate in questa prima fase di stagione, cercando di limitare gli spazi e di non far ragionare l’avversario, sfruttando al meglio il contropiede“.
C’è un ricordo che conserva di una sfida con la Lazio?
“Conservo il ricordo della gara di ritorno a Cagliari nel 2017, quando affrontavamo una Lazio che veniva da quattro vittorie consecutive. Riuscimmo a bloccarla sullo 0-0 avendo anche una grande occasione per poterla vincere. Per noi fu una grande soddisfazione riuscire a fermare i biancocelesti in quel momento così positivo per loro“.
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