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Fiori: “La Lazio non è una sorpresa e contro la Juve potrebbe anche vincere”
L’ex portiere biancoceleste Valerio Fiori è intervenuto in collegamento telefonico nella trasmissione “1900 Tv”. Rientrato dalla Cina, ora resta alla finestra in attesa di buone nuove; ed, intanto, è stata questa l’occasione per parlare proprio del campionato cinese, ma anche di Fiorentina-Lazio, della Juventus e della situazione portieri in casa biancoceleste.
Sulla sua esperienza in Cina: “Siamo stati lì qualche mese e ora siamo tornati, in attesa di vedere se uscirà fuori qualche occasione. Il livello del calcio cinese è molto più basso rispetto alla media italiana ed europea, ma hanno il Governo che li appoggia: hanno potenziale e risorse economiche, ed essendo un miliardo e mezzo di persone hanno i numeri a loro favore. Se sono una meteora? Non credo”.
Sul Milan nuova proprietà cinese: “Il Milan in cui ho giocato io è stato grande, e di lì sono passati tra i più forti calciatori al mondo: una società che ha vinto tanto in quegli anni, quindi è normale che un po’ di tristezza c’è. Le annate successive sono state un po’ buie, e non so quando si riuscirà a tornare a quei livelli storici. Conoscendo Berlusconi so la nostalgia che prova dopo tutti i trofei vinti: è la fine di una storia d’amore durata anni“
Sulla Lazio: “Non la ritengo una sorpresa, è una squadra con un’ottima rosa. E Inzaghi si è confermato facendo un grande lavoro”.
Su Strakosha e sulla situazione portieri: “Strakosha è un buon portiere ma deve avere occasioni per crescere: l’Italia e Roma sono due realtà non facili, dove non ti si perdona nulla e dove si nutrono sempre alte aspettative. Se fossi la società, punterei ad un secondo portiere di esperienza: lo sarebbe senz’altro Marchetti, ma non so come possa accettare. Donnarumma? Lo conoscevo già da tempo: Mihajlovic ha sfondato una porta aperta, lo reputo il migliore in Italia al momento anche per i miglioramenti in prospettiva. E’ il giusto erede di Buffon. Se la Lazio puntasse su Perin? Farebbe bene: credo nel suo recupero. In passato ci son stati giocatori che hanno dimostrato di saper recuperare benissimo da questi infortuni: due nomi su tutti, Nesta e Maldini. Il portiere ha anche meno percentuale di recidive, vista la posizione che ricopre in campo. Se dovesse recuperare al 100% non mi farei problemi”.
Sulla Coppa Italia: “Sebbene sembra essere l’anno della Juventus, e sulla carta le chance sono a vantaggio dei bianconeri, è pur sempre una partita secca: con la Lazio ben organizzata e pericolosa nei suoi giocatori di qualità, vedremo una partita aperta, che i biancocelesti potrebbero anche vincere”.
Su un futuro biancoceleste: “Non ho avuto mai l’occasione di sentire Lotito e Tare, e non sono uno che alza per primo il telefono. Roma è la mia città, ho tutto qui”.
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CorSera | Lazio, da Chinaglia a Provedel: cercasi marcatore n. 100
Il primo è stato Chinaglia, l’ultimo Provedel. Giorgione rimontò l’Arsenal con una doppietta negli ultimi 5 minuti in Coppa delle Fiere, all’Olimpico finì 2-2 l’esordio della Lazio nelle (vere) coppe europee moderne. Era il 16 settembre 1970. Il portiere friulano, 15 giorni fa, ha infilato di testa al 95’ il collega Oblak per acciuffare l’1-1 con l’Atletico Madrid.
Il prossimo, magari già stasera al Celtic Park, può essere il 100° laziale diverso capace di segnare un gol europeo: ma attenzione, deve essere uno di quelli che non l’hanno mai fatto con questa maglia, quindi un nuovo acquisto (Castellanos, Guendouzi, Isaksen, Kamada, Rovella) oppure uno di quelli che non sono entrati nei tabellini di EL e Conference (Casale, Gila, Hysaj, Pellegrini, Romagnoli).
In 12 hanno già «timbrato» in biancoceleste: naturalmente Immobile, che con 22 gol europei ha anche questo record, poi Felipe Anderson che ne ha segnati 9, Pedro 4, Luis Alberto 3, Vecino 2 e con una rete a testa Basic, Cataldi, Lazzari, Marusic, Patric, l’incredibile Provedel e Zaccagni. Ciro è a +2 su Inzaghi nel totale, 22 a 20, ma lo insegue da lontano (5 a 15) se si parla solo di Champions. Felipe è 8° all time (con Claudio Lopez, Parolo e Salas) a -1 da Casiraghi, -2 da Chinaglia e Kozak, -3 dal 3° posto di Nedved e Rocchi. I gol della Lazio in Europa sono stati finora 356, i trofei conquistati 2 (Coppa Coppe e Supercoppa, nel 1999). Corriere della Sera/Massimo Perrone
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