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Parolo: “Confermare il più possibile la rosa e giocatori pronti come rinforzi. Biglia e Keita? Spero restino”

chiaraluce_paola@libero.it'

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Per la Lazio è stata una stagione importante, con un quinto posto raggiunto ed una Coppa Italia disputata fino alla finale: uno dei protagonisti è stato Marco Parolo che è stato intervistato in esclusiva a Sportmediaset.it

Inziamo dal finale di stagione, chiusa un infortunio al ginocchio. Come sta?
“Ho ancora l’infiammazione e quindi dovrò fare ancora un po’ di terapie e cure. Mi spiace perché, oltre a essere mancato nelle ultime partite, devo saltare la Nazionale a cui tengo tantissimo. Vediamo di recuperare ed essere pronto per l’anno prossimo”. 
Un bilancio di questa stagione?
“E’ stata un’annata al di sopra delle righe. Partiti con tanto scetticismo intorno,  siamo riusciti a costruire qualcosa di importante. Peccato per questo calo finale, ma abbiamo speso davvero tanto durante la stagione e quindi c’è stato un piccolo rilassamento dopo la finale di Coppa Italia. Ci può stare ma significa che, se caliamo un attimo la tensione e mentalmente, non riusciamo a fare risultato. La rabbia per queste sconfitte deve servirci per ripartire al meglio la prossima stagione”.
 
Cosa non ha funzionato in finale di Coppa Italia?
“La Juventus è una squadra molto forte, che sbaglia raramente le partite importanti. E’ stata brava ad indirizzare subito la partita; c’è da riconoscere anche il valore degli avversari. Noi dobbiamo continuare a crescere, ed essere reattivi subito: prendere quanto di buono ha la Juve e riuscire a tirare fuori quella cattiveria che hanno tutti i loro giocatori. Questo vuol dire essere una squadra vincente e non a caso sono in finale di Champions League. Quindi dobbiamo prendere questa squadra come esempio”.
Qual è il suo pronostico per la finale di Champions League?
“Sono due grandi squadre. La Juve è cresciuta rispetto a due anni fa quando ha affrontato il Barcellona, ha più esperienza a livello internazionale nei singoli giocatori e la vedo favorita. Spero in una vittoria anche per il calcio italiano: è bello che il calcio italiano torni a essere primo in Europa”.
 
Il calcio italiano, intanto, domenica ha dovuto fare i conti con l’addio di Totti alla Roma. Che sensazioni le ha dato quello che è successo?
“A fine partita si è vissuto qualcosa di incredibile. Penso che qualunque giocatore sia rimasto toccato da quella scena: Totti ha fatto la storia della Roma, ne è stato una bandiera. Affrontato da avversario è un grandissimo giocatore. E’ stato bello lo striscione degli Irriducibili della Lazio: quando giochi tanti anni contro una squadra, il rispetto della tifoseria avversaria certifica ancora di più il tuo valore ma certifica anche la capacità dei tifosi di riconoscere la bravura degli avversari. Sono della Lazio e un derby senza Totti sarà completamente diverso. Gli auguro di godersi bene la propria famiglia e davvero complimenti per la carriera che ha fatto”.
Come deve intervenire la Lazio per poter crescere ancora in vista della prossima stagione?
“Bisogna cercare di confermare il più possibile la rosa attuale e rinforzarla con giocatori già pronti, come ha già detto il nostro direttore sportivo Tare: abbiamo tanti giocatori giovani, che si sono dimostrati forti, e per completare la rosa ci mancano quei giocatori di esperienza che ti possono aiutare. Giocando ogni tre giorni non è semplice preparare la partita, devi avere un giocatore già pronto che possa essere subito d’aiuto. Però questo è un compito della società e saranno loro bravi a individuare i singoli giocatori nel modo corretto. Io spero soltanto che si riesca a mantenere questa ossatura di gruppo per incrementarla con questa tipologia di giocatore”.
In quale reparto interverresti in particolare?
“In ogni reparto. Portare giocatori bravi aumenta la concorrenza anche in allenamento, fa crescere la voglia di lottare per il posto e dunque alza il valore della squadra. Più giocatori bravi si hanno, meglio è”.
Biglia e Keita: il loro futuro sarà lontano dalla Lazio?
“Sono giocatori importanti per la Lazio: mi auguro possano rimanere con noi, ma non spetta a me decidere e trovare l’accordo. Si confronteranno con la società e sono convinto che sapranno scegliere nel migliore dei modi per la loro carriera”.

Qual è il consiglio più grande che può dare a un bambino che sogna la Serie A?
“Un bambino deve sempre cercare di divertirsi e mai dare la colpa agli altri: deve cercare le risposte dentro di sé e capire che, se non sta giocando, è perché non si sta divertendo. Se uno cerca degli alibi fuori da se stesso, non va da nessuna parte”.

Qual è l’obiettivo del suo progetto?
“Vorrei rendere il Torino Club una società importante nel territorio; sia per la società e sia per la provincia di Varese. Vorrei che la società diventasse un punto di riferimento per trovare nuovi talenti e giocatori del futuro. Ma il vero sogno è che dalla scuola calcio Marco Parolo escano tanti ragazzi con dei principi e con la testa sulle spalle. Solo così si può arrivare in alto. Più sali di categoria, più trovi uomini veri e giocatori umili. Questo ti fa capire che devi avere questo spirito per arrivare, altrimenti non ce la fai”.

 


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SERIE B | Tavagnacco-Lazio Women: la designazione arbitrale

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Nella decima giornata di Serie B Femminile la Lazio Women affronta il Tavagnacco al Campo Comunale (UD). Il fischio d’inizio è previsto questa domenica alle ore 13:30.

Il match sarà diretto dall’arbitro Andrea Mazzer della sezione di Conegliano, coadiuvato dagli assistenti Ahmed Maher Said I. Eltantawy e Andrea Colitti.

 


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