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Cagni: “Martusciello? Sono gravi le sue dichiarazioni contro la Lazio. Non sarò più l’allenatore del Brescia”
Gigi Cagni, allenatore del Brescia, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Non sarò più a Brescia in panchina nella prossima stagione. È stata una scelta ponderata, ho fatto il mio lavoro al meglio. Le motivazioni erano due: dimostrare a me stesso e a chi mi descrive come allenatore vecchio di essere all’altezza. L’altra quella del cuore. Le cose sono andate bene ma è stato più difficile del previsto. Il mio futuro? Se non dovessero arrivare offerte dall’italia entro il mese di luglio, me ne andrò in America dove amo stare per vivere ed eventualmente lavorare. Ho un amico ai Cosmos, chissà… Martusciello? Sono stato il tecnico dell’Empoli, società e città simbolo di professionalità e sportività. Sono dichiarazioni gravi le sue contro la Lazio. Dimostrano che l’allenatore ha peccato di maturità intellettuale. Bisogna sempre accettare il verdetto del campo. La Lazio con il Crotone ha fatto la partita che doveva fare. Non puoi pretendere sempre motivazioni enormi. C’era stato anche un dispendio energetico importante. Non può parlare uno che non vince a Palermo dopo aver fatto risultati a Milano e Firenze. Si renderà conto oggi di aver sbagliato”.
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CorSera | Lazio, da Chinaglia a Provedel: cercasi marcatore n. 100
Il primo è stato Chinaglia, l’ultimo Provedel. Giorgione rimontò l’Arsenal con una doppietta negli ultimi 5 minuti in Coppa delle Fiere, all’Olimpico finì 2-2 l’esordio della Lazio nelle (vere) coppe europee moderne. Era il 16 settembre 1970. Il portiere friulano, 15 giorni fa, ha infilato di testa al 95’ il collega Oblak per acciuffare l’1-1 con l’Atletico Madrid.
Il prossimo, magari già stasera al Celtic Park, può essere il 100° laziale diverso capace di segnare un gol europeo: ma attenzione, deve essere uno di quelli che non l’hanno mai fatto con questa maglia, quindi un nuovo acquisto (Castellanos, Guendouzi, Isaksen, Kamada, Rovella) oppure uno di quelli che non sono entrati nei tabellini di EL e Conference (Casale, Gila, Hysaj, Pellegrini, Romagnoli).
In 12 hanno già «timbrato» in biancoceleste: naturalmente Immobile, che con 22 gol europei ha anche questo record, poi Felipe Anderson che ne ha segnati 9, Pedro 4, Luis Alberto 3, Vecino 2 e con una rete a testa Basic, Cataldi, Lazzari, Marusic, Patric, l’incredibile Provedel e Zaccagni. Ciro è a +2 su Inzaghi nel totale, 22 a 20, ma lo insegue da lontano (5 a 15) se si parla solo di Champions. Felipe è 8° all time (con Claudio Lopez, Parolo e Salas) a -1 da Casiraghi, -2 da Chinaglia e Kozak, -3 dal 3° posto di Nedved e Rocchi. I gol della Lazio in Europa sono stati finora 356, i trofei conquistati 2 (Coppa Coppe e Supercoppa, nel 1999). Corriere della Sera/Massimo Perrone
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