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Primavera Tim | Juventus avanza in semifinale

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In attesa del derby tra Lazio e Roma nelle Final Eight che andrà in scena domani, oggi pomeriggio c’è stato il primo verdetto: al termine di una partita vivace e ricca di emozioni è la Juventus ad avanzare alla Semifinale della Fase Finale del Campionato Primavera TIM – Trofeo “G. Facchetti”. I bianconeri superano la Sampdoria 1-0 allo Stadio Ricci di Sassuolo, ed affronteranno la vincente di Fiorentina-Atalanta, in campo stasera al Tardini di Parma.

Gara subito avvincente, con la Juventus a creare occasioni in serie nella prima mezz’ora, anche se le palle gol più clamorose capitano sui piedi dei blucerchiati. Dopo un paio di tentativi da fuori del capitano bianconero Clemenza tocca infatti ai doriani sfiorare il vantaggio, con Gomes Ricciulli lanciato a rete che viene murato da un’uscita bassa di Del Favero. La formazione di Grosso capisce che non puo’ concedere ripartenze alla Sampdoria e spinge sull’acceleratore concentrando in pochi minuti il meglio del suo repertorio. Al 17′ Zeqiri non arriva di un soffio in scivolata sul traversone di Rogerio, al 18′ Caligara calcia fuori di poco dal limite, al 20′ Pereira manda il pallone a fil di palo, al 23′ colpo di tacco ancora di Caligara con grande intervento a salvare la propria porta di Krapikas. Finito il forcing bianconero esce la Sampdoria, che intorno alla mezz’ora costringe due volte Del Favero agli straordinari. Al 28′ colpo di testa di Tissone e il portiere bianconero si supera nella respinta, catturando poi con facilità la successiva ribattuta di Gomes Ricciulli. Poco dopo altro miracolo dell’estremo della Juventus, che vola a deviare in angolo un pericoloso sinistro di Baumgartner. In mezzo al predominio blucerchiato arriva una sventola dalla distanza di Kanoute e il gol della Juventus, con Zeqiri bravo a inserirsi su una percussione verticale di Clemenza per depositare in rete.
La ripresa si apre ancora con il duello tra Clemenza e il portiere della Sampdoria, sempre attento nel respingere a terra. Al 57′ episodio che potrebbe incidere sull’andamento del match, con Coccolo che rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Poco dopo Kanoute abbandona il campo per infortunio, costringendo Grosso a giocarsi un cambio forzato con l’inserimento di Bove. La Sampdoria acquista fiducia e colleziona calci d’angolo, schiacciando i bianconeri nella propria metà campo. Sul finire di partita la Juventus spezza l’assedio con una punizione di Bove, finita sull’esterno della rete, che illude la panchina bianconera, dando l’impressione del gol. Nei 5′ di recupero la Juventus si chiude nella propria area respingendo l’assalto della Sampdoria, che va vicinissma al pareggio con Gomes Ricciulli, abile ad arrivare a tu per tu col portiere, ma poco lucido nella conclusione addosso al portiere. Il primo Quarto di Finale termina col rammarico Sampdoria per non aver sfruttato la superiorità numerica e la gioia della Juventus per il passaggio del turno. Complimenti alle due squadre che nonostante il gran caldo hanno offerto agli spettatori una bellissima partita.

Fonte: Legaseriea.it

 


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Champions League

Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”

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Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.

Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.

I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.

Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.

Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.

E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto


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