Estate. Caldo, mare, sorrisi. Tra un tormentone musicale e un altro, inizia uno dei periodi più belli dell’anno. Stagione che racchiude mille pensieri, gioie e speranze in tutti i tifosi, grazie all’apertura del calciomercato. La redazione di LazioPress.it ha pensato ad una nuova rubrica Summer Press, dove interveranno gli addetti ai lavori del mondo Lazio per commentare di settimana in settimana la campagna acquisti biancoceleste. Daniele Baldini di Radiosei è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni.

La Lazio ha trovato l’accordo con il Milan, per Biglia e Keita? Un’operazione che ti soddisfa a livello economico, visto la volontà dei due giocatori di cambiare aria?

“L’operazione con il Milan per la Lazio è una manna. Affrontare il mercato, con tre giocatori così importanti a scandenza 2018, comporta il rischio concreto, che si possa andare ad oltranza e qui mi riferisco soprattutto a Keita. Senza l’offerta da parte dei rossoneri la società biancoceleste poteva sperare solo in una proposta della Juventus verso inizi di agosto, ma con cifre molto più basse intorno ai 12 milioni di euro. Adesso i bianconeri se vogliono davvero il calciatore hanno una base d’asta da fare. Bisogna ringraziare Fassone e Mirabelli, per essere intervenuti in aiuto del presidente Lotito, visto i buoni rapporti di lega che hanno.  Lo spagnolo potrebbe anche far saltare tutto l’affare visto che vuole solo la Juventus”.

Che idea ti sei fatto del botta e risposta tra il diesse Tare e il procuratore del giocatore?

“C’è chi ci avrebbe giurato che fosse finita così con Keita, tutto troppo semplice. La storia della Lazio insegna, che quando c’è un’uscita di scena importante, ci sono sempre attriti e verità nascoste dette a mezza bocca. Nel botta e risposta l’unico punto di contatto tra le parole di tutti è che esiste questo accordo con il Milan. Se una società davvero vuole rinnovare il contratto del giocatore, nell’ultimo incontro avvenuto martedì notte, non ti porta a discutere della cessione ad un altro club, bensì ti porta a parlare di rinnovo. Tare ha provato direttamente a convincere il giocatore qualche settimana fa, ma la risposta è stata: “Se ne occupa il mio procuratore”. Perciò credo che tutta questa polemica sia scontata, perchè devi giustificare alla piazza l’uscita di scena di tre giocatori importanti e devi far vedere che hai fatto tutto il possibile per farli rinnovare”.

Inzaghi ha chiesto almeno tre acquisti entro il ritiro di Auronzo. Manca un mese, inizi ad essere un pò preoccupato?

“Oltre a questo il mister aveva chiesto anche la permanenza dei tre giocatori. Inzaghi sa benissimo che quello che vuole a livello di tempistiche non si può fare. Perchè le priorità sono altre. Lui pensava di trattenere gran parte della rosa e poi completare il tutto con una punta, un centrocampista e un esterno destro. Invece il mercato della Lazio vivrà di tante fasi. La prima riguarda le cessioni di Biglia, Keita e de Vrij, che vincolano tutto il resto. Quello che verrà fatto adesso è sbloccare queste situazioni, anche se quella dell’argentino è quasi definita. Tare adesso si sta concentrando nel completare gli obiettivi richiesti dal mister, però fino a quando non sai il budget di mercato è difficile operare. Sono tante le cose da fare, perciò è un’otopia pensare ad una rosa già pronta per il ritiro di Auronzo”.

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