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Inaugurato a Coverciano il nuovo corso per allenatore professionista. Molti i volti noti della Serie A

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FIRENZE, 13 giugno 2017 – È stato inaugurato questa mattina, nell’aula magna ‘Giovanni Ferrari’ del Centro Tecnico Federale di Coverciano, il nuovo corso per ‘Allenatore professionista di seconda categoria – UEFA A’.
Il corso UEFA A rappresenta il secondo massimo livello di formazione per allenatori riconosciuto dalla FIGC e abilita – in caso di esito positivo degli esami finali – a poter guidare tutte le squadre giovanili, comprese le formazioni Primavera, e le prime squadre fino alla Lega Pro inclusa; consente inoltre di poter essere tesserati come allenatore in seconda sia in Serie B che in Serie A.
Il corso durerà fino al prossimo 20 luglio, per un totale di 192 ore e sei settimane consecutive di lezione.
Molti i nomi noti del calcio italiano che seguiranno a Coverciano questo corso UEFA A, a partire dalla vice allenatrice della Nazionale maschile under 16, Patrizia Panico.
Di seguito, l’elenco di tutti gli allievi ammessi a seguire il corso:
Elvis Abbruscato, Gabriele Ambrosetti, Massimo Augusto, Ibrahim Ba, Giovanni Baratto, Sasa Bjelanovic, Pasquale Bovienzo, Elena Bruno, Michele Califano, Esteban Matias Cambiasso, Andrea Ciaramella, Marcello Cottafava, Federico Cuomo, Mirko Cudini, Gaetano D’Agostino, Stefano Dalla Costa, Melissa Angelica De Boita, Luca De Pra’, David Di Michele, Giuseppe Maurizio Fossati, Fabio Fossati, Mauro Giorico, Cosimo Inguscio, Mohamed Kallon, Antonella Licciardi, Stefano Lorenzi, Simone Loria, Alessandro Lucarelli, Lorenzo Magi, Vincenzo Manzo, Enzo Maresca, Giuseppe Mascara, Stefano Melandri, Sylvio Mendes De Campos, Giuseppe Padovano, Patrizia Panico, Michele Pazienza, Tiziano Polenghi, Alessandro Potenza, Giuseppe Raffaele Addamo, Claudio Rivalta, Donato Ronci, Marco Sala, Giuseppe Scurto, Franco Semioli, Alessandro Spugna, Daniela Tavalazzi, Giuseppe Ton, Andrea Turato, Massimo Oscar Ugolini, Jorge Francisco Vargas Palacios, Simone Vergassola, Gennaro Volpe, Pablo Sebastian Wergifker e Riccardo Zampagna. figc.it

 


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Champions League

Provedel eroe laziale, il fratello Pierpaolo commosso: “E’ tutto frutto del suo lavoro e degli insegnamenti di nostro padre”

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Il gol di Provedel all’Atletico Madrid in Champions League ha fatto il giro del mondo. Non tanto per la rete in sé, importante perché si tratta di una manifestazione seguitissima, ma perché naturalmente non è stato un attaccante o un centrocampista, bensì un portiere a segnare la rete decisiva e questo ha spiazzato tutti, non solo i difensori e il portiere della squadra di Diego Simeone.

Un gol che è entrato nella storia perché nessun italiano aveva mai segnato in Champions League, tanto che il nome di Provedel è stato uno dei più gettonati e ricercati sul web per tutto il giorno, senza contare poi la storia di questo ragazzo, umile, serio e buono. E tutto questo non ha fatto altro che arricchire e rendere ancora più bello il gesto tecnico di questo giocatore. Un vanto per l’Italia, ma soprattutto per la Lazio e anche, e a maggior ragione, per la sua famiglia.

I Provedel sono una famiglia normale, semplice e unita, basta vedere Ivan e si capisce tutto: ragazzo per bene, educato, lavoratore serio e ligio. Quello che ha fatto il biancoceleste ha fatto impazzire il web e chi è appassionato di sport, ma anche chi vuole bene ed è legato a Ivan, come la sua famiglia che, naturalmente, non è che ami molto i riflettori.

Non ci è abituata, almeno come il fratello Ivan che di professione fa il calciatore, ma Tag24 ha intercettato il fratello Pierpaolo, responsabile acquisti della Novalinea Arredo, un negozio che fa scale per interno e pavimenti a legno in provincia di Treviso, appena sente che dall’altra parte c’è un giornalista, con educazione ci risponde che sta lavorando, ma capisce che la situazione è particolare e ci confessa di essere “ancora molto emozionato per quello che è successo” la sera prima. E si sente dalla voce: “Cosa ho provato? Secondo lei il proprio fratello che gioca a pallone ed è un portiere, segna in una gara importante di Champions League, come si può sentire? Felice, commosso, ancora tanto, si sente dalla voce no? E’ stato bellissimo, tutti l’abbiamo visto, lo vediamo sempre, è il nostro fratellino“.

Ivan è l’ultimo di sei fratelli Paola, Piera, Pierangela, Patrizia e appunto Pierpaolo, gentile e, seppur per poco, disponibile e contento di parlare del fratello e orgoglioso per quello che è riuscito a fare: “Siamo contenti per lui, se lo merita. Cosa è successo quando ha segnato? Esattamente quello che ha detto Ivan, è stato un casino, un bellissimo casino. Le dico una cosa, tutto quello che è successo ieri è solo tutto frutto del lavoro di Ivan e degli insegnamenti di nostro padre“.

E qui l‘emozione ha preso il sopravvento con soprattutto la conferma di avere davanti una persona che fa parte di una famiglia molto unita e per bene. Il papà si chiamava Venanzio Provedel, è scomparso nel 2016 a 82 anni ed era un imprenditore molto conosciuto del settore. Sua madre Elena Kalinina è originaria di Mosca, dove insegnava inglese all’Università. Una famiglia semplice e normale che dal gol di Ivan Provedel in Champions League è un po’ al centro della situazione perché fa parte della storia di un ragazzo che, con un gesto tecnico incredibile e con il suo modo di esultare, ha conquistato il cuore di tutti.

fraioli proietto


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