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Torna l’appuntamento con la rubrica ‘L’angolo del tifoso’ in cui i veri protagonisti siete voi. Oggi è il turno di Alessandro, laziale grazie al padre e al fratello. Domenica ha avuto il piacere di sfidare a colpi di joystick Felipe Anderson e Stefan de Vrij e ricorda il tutto come “una bellissima esperienza”.
Come, e grazie a chi, è nata la tua passione per la Lazio?
“La passione per la Lazio me l’hanno trasmessa mio fratello e mio padre. Li ringrazieró a vita per questo”.
Com’è stato sfidarsi alla Playstation con Stefan de Vrij e Felipe Anderson? Qualche aneddoto in particolare?
“Ho sfidato soltanto Felipe Anderson battendolo 5-2, mi ripeteva in continuazione che ero forte e ci siamo scambiati qualche battuta sia con lui che con De Vrij. È stata una bellissima esperienza anche perché sono entrambi molti simpatici e disponibili”.
Qual è stato il tuo primo giocatore preferito? Quello attuale invece?
“Il mio primo giocatore preferito è stato Paolo di Canio, quello attuale,invece, Milinkovic-Savic”.
Da quando segui la Lazio, qual è stato il momento più bello? E quello più brutto?
“Il momento piu bello anche, se è scontato dirlo, è stato il 26 maggio. Ricordi brutti? Non ne ho”.
Cosa significa per te essere della Lazio?
“Essere della Lazio è una malattia che ti segna a vita”.
Un commento sulla partenza dei biancocelesti in campionato.
“Bella partenza anche se sarebbe stato meglio avere qualche difensore in più visto i trascorsi”.
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