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Non esce dal tunnel della ripresa, la Lazio. Altri due gol nei primi 15′ del secondo tempo nel derby, diventano 9 su 15 subiti, nessuno ha fatto peggio in Europa. Probabilmente un discorso di testa, ma adesso c’è qualcosa da rivedere anche sul mercato. Gli errori di Bastos sabato sera, l’età non più verde di Radu, il nodo non ancora sciolto del rinnovo di de Vrij, il calvario del polpaccio di Wallace (forse domenica sarà la volta buona del rientro) e la sostituzione di Hoedt mai avvenuta rilanciano una questione, risollevata ora dallo stesso Tare: «L’unico reparto dove abbiamo qualche problema è la difesa. Abbiamo già individuato il colpo per gennaio. Non posso dire chi, ma è un giocatore d’esperienza». Si torna su Paletta, a un passo dalla Lazio nell’ultima sessione di mercato e da mesi ai margini del Milan? Tutto è possibile, ma l’acquisto di cui parla il diesse è semplicemente Martin Caceres, ora sotto contratto col Verona (e a segno ieri contro il Bologna), ma già della Lazio. Tare non vuole svelare il nome solo per la particolare operazione, in collaborazione col club veneto, studiata e messa in piedi a fine estate. Eppure l’uruguagio non può bastare. In primis perché in questa prima parte di stagione ha confermato i suoi continui acciacchi. Secondariamente perché è arrivato il momento di pensare davvero al futuro.
RINNOVO La Lazio confida sempre nel sì al prolungamento da parte di de Vrij, quasi in lacrime alla fine della stracittadina. Ma anche se dovesse arrivare (al momento nessuna novità), difficilmente Stefan – clausola rescissoria da 25 milioni alla mano a giugno resterà. Il sogno del ds Tare si chiama Matthijs de Ligt, diciottenne esploso da nemmeno un anno nell’Ajax e già corteggiato da Barcellona, Dortmund e le big della Serie A. Il prezzo è già alla stelle, in ribasso invece quello di Rodrigo Caio, nonostante i mille interessamenti, mai andato via da San Paolo. Fra i ritorni di fiamma, da non trascurare l’affare low cost Jach, lo spilungone 23enne rimasto alla fine in Polonia nello Zaglebie Lubin e voglioso di partire a gennaio col contratto in scadenza nel 2019. A Formello però mostra di poter fare strada, Luiz Felipe, dopodomani di nuovo titolare in Europa League alle 19 contro il Vitesse.
TURNOVER Inzaghi è pronto al turnover quasi totale. Ai fini della qualificazione, il match non conta nulla. Radu resterà ai box e, insieme a Immobile, cercherà di superare per domenica il fastidio alla coscia destra: oggi le ecografie scongiureranno lesioni per entrambi. Caicedo in Paideia scoprirà invece se potrà essere convocato per la Samp. Al momento c’è solo Nani, con Palombi, disponibile come falso centravanti. E persino come alternativa a Luis Alberto: a Felipe serviranno altri 15 giorni in palestra per riabilitare il tono muscolare. Forse dunque, di rinforzi, non è solo la difesa a deficitare. A centrocampo tempi lunghi pure per il recupero di Di Gennaro, stiratosi malamente calciando un penalty. Dopodomani dunque in mediana scenderanno Murgia e Crecco, qualche big per forza di cose non potrà riposare dopo il derby. Che non ha evidenziato alcun enorme gap fra gli undici in campo, ma confermato una miglior rosa e più lunga per Di Francesco alla quale attingere. L’ingresso di Lukaku non lo dovete considerare, senza problemi muscolari o ragioni di spogliatoio, il belga sarebbe sempre titolare.
Il Messaggero – Alberto Abbate
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— LazioPress.it (@laziopress) 19 febbraio 2019
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