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A 35 anni Cristian Ledesma, il fantasista italo-argentino che conta più di 200 presenze con la maglia della Lazio, continua a guidare la sua Lugano in Svizzera, con l’intento di qualificarla alla fase a eliminazione diretta in Europa League.
Questa sera, mentre i biancocelesti affronteranno all’Olimpico gli olandesi del Vitesse, l’ex capitano della Lazio incontrerà l’Hapoel Be’er Sheva. Intervistato da Sofoot.com, ecco cosa pensa Ledesma della Lazio e di Simone Inzaghi in questa stagione di Europa League:
La tua ex squadra della Lazio è la grande favorita della competizione.
“L’Europa League è una competizione molto lunga…! Finora, è tra le poche squadre che ha vinto tutte le partite: Sa cosa vuole sul campo, è un continuo progredire tatticamente, qualitativamente e fisicamente. Da lì a dire che è la preferita, non lo so: ci sono squadre più abituate a giocare in Europa, ma diciamo che ha una possibilità contro tutte le altre avversarie”.
Sei sorpreso del percorso del tuo ex compagno di squadra, Simone Inzaghi?
“Non l’ho mai visto all’opera, ma il suo debutto non era previsto: sappiamo tutti che doveva arrivare Bielsa. Sono sorpreso positivamente, perché la sua squadra è veramente consapevole dei propri mezzi”.
E’ anche un simbolo di “lazialità”, ciò che mancava alla Lazio da un po’.
“Assolutamente, ha giocato alla Lazio e soprattutto è rimasto lì fino alla fine della sua carriera: è un fattore importante, che trasmette ai suoi giocatori”.
Hai passato nove anni alla Lazio: se chiudi gli occhi, cosa ti viene in mente?
“Il derby. Una partita che offre sensazioni paragonabili a nessun’altra, nemmeno alla Champions League. Se ne parla dal primo giorno dell’arrivo in squadra: il derby riassume tutto, va oltre il calcio. Mi sono legato a questi colori per quello”.
Che impressione pensi di aver lasciato ai tuoi vecchi tifosi?
“Abbiamo un ottimo rapporto, so come mi vedono: penso che la gente mi abbia apprezzato soprattutto per questo. Ancora oggi, quando vado a Roma, o quando incontro un laziale a Lugano, mi chiamano “Capitano” e mi commuove ogni volta”.
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