Europa League
Alla scoperta del FCSB, ex Steaua Bucarest
L’urna di Nyon ha deciso, sulla strada della Lazio in Europa League ci sarà il FCSB, noto tempo fa con il nome di Steaua Bucureşti, squadra ovviamente di Bucarest (430 mila abitanti).
Andiamo alla scoperta di uno dei club dal passato europeo più glorioso, potendo contare 1 Champions League e 1 Supercoppa europea, unica squadra romena a vincerle. Da citare anche la finale del 1989 persa contro il Milan, mentre in Coppa Uefa/Europa League il miglior piazzamento risale alla semifinale del 2006. In patria è ovviamente un’istituzione: 26 scudetti conquistati (record), anche se l’ultimo risale al 2015. Dal 2011 gioca le partite interne all’Arena Națională, gioiello da 55 mila posti, dividendolo con la Dinamo Bucarest.
IL PUNTO DI FORZA
In Europa League i romeni hanno chiuso il girone G al secondo posto, alle spalle del Viktoria Plzen. Allenati da Nicolae Dică, 3 presenze nel 2008 a Catania, trovano nella fase offensiva la loro vocazione principale. Secondi in campionato, a 5 punti dalla capolista Cluj, vantano infatti il miglior attacco del campionato con 43 reti. Merito di Harlem-Eddy Gnohere, capocannoniere con 12 gol. Classe ’88, in Romania, più precisamente a Bucarest, ha trovato la sua America. In Belgio era un attaccante mediocre, Charleroi, Westerlo, Mouscron e Mons, dal suo approdo alla Dinamo Bucarest è diventato un cecchino sotto porta, toccando l’apice con la Steaua (primo straniero a giocare con entrambe le squadre), dove gioca dallo scorso anno. Occhio anche Dennis Man, classe ’98 e nuovo astro nascente del calcio romeno. Ala sgusciante, andrà tenuto d’occhio.
IL PUNTO DEBOLE
Nonostante il gioco offensivo, la difesa in campionato è la seconda meno battuta (14 gol subiti), mentre in Europa ne conta 7. In punto debole però è l’allergia di gran parte della rosa alla qualità, la tecnica. Vanta centrocampisti più di rottura che di costruzione, un limite che potrebbe evidenziarsi in modo ancora più netto contro un centrocampi dinamico e tecnico come quello della Lazio.
CURIOSITA’
Inutile girarci intorno, il nome. Il cambiamento di quest’ultimo in FCSB, lo scorso aprile, è arrivato al termine di una lunga disputa a seguito di una disputa con il ministero della Difesa rumeno che ha vinto la causa contro Gigi Becali, proprietario del più grande e prestigioso club in Romania. I militari avevano sollevato la questione nel 2011, sostenendo che Becali utilizzasse illegalmente il marchio Steaua dal 2004. La società è stata fondata nel 1947 con il nome di Asociația Sportivă a Armatei București, ed era storicamente legata all’esercito rumeno, ma la sezione calcistica della polisportiva si è distaccata nel 1998 divenendo indipendente. Da qui la causa condotta formalmente dal ministero della difesa rumeno contro il club.
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Europa League
Feyenoord, il tatuaggio del vice allenatore dopo il match con la Lazio – FOTO
Prima della splendida vittoria arrivata nel derby di contro la Roma, i biancocelesti avevano gettato al vento la qualificazione dell’Europa League perdendo a Rotterdam sul campo del Feyenoord. Il vice allenatore della squadra olandese, John De Wolf, si è tatuato sul braccio la frase scritta sullo striscione dei tifosi olandesi nel giorno del match: “Non vado a terra per nessuno, né per te e né per nessun altro”.
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