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Intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia sui 105.8 F.M. l’ex biancoceleste Stefano Fiore ha analizzato il momento della Lazio, dopo la vittoria di ieri contro l’Udinese: “Questa squadra sta andando dritta, conscia delle sue possibilità. Supera alla grande gli esami che trova davanti. Speriamo continui così perchè ne ha le capacità. Ci sono segnali positivi, la Lazio anche nelle difficoltà non tradisce. Simone ha varie scelte: ha la squadra solida e valida, ha alternative. Ieri è stato fuori Luis Alberto, per esempio. Tutti ci auguriamo che Immobile torni presto, ma sicuramente ieri aveva più problemi Oddo a sostituire Lasagna che Inzaghi con Immobile. I primi minuti contro l’Udinese non sono stati facili, ma una volta sbloccata la partita, la squadra ha ritrovato le sue geometrie. La trasferta di Napoli? La Lazio e Inzaghi hanno fatto ricredere tutti, questa squadra è forte. Non so se c’è un centrocampo più forte o meglio assortito. I valori ci sono, dovessero vincere a Napoli gli scenari potrebbero cambiare. C’è la Juve quindi per lo scudetto la vedo difficile, ma nel calcio niente è impossibile. Ora devono concentrarsi sull’obiettivo Champions che a inizio stagione non era un traguardo. Questa Lazio è molto forte, trova la via del gol con semplicità. Ha interpreti diversi. Analogie con la mia Lazio? Diventa complicato a distanza di anni fare paragoni, ma la voglia di costruire e giocare un bel calcio ci accomuna. Tra la Lazio che è terza e la sesta, in questo campionato c’è molta differenza.
Inter e Roma – “La Lazio non ha pressioni, quindi questo è un vantaggio sulle avversarie. L’ambiente è sereno. Simone ha normalizzato con grande intuito e dedizione tutto l’ambiente. Ha una squadra che va in campo col sorriso, anche chi gioca meno e diventa determinante. Questo può fare la differenza. Inter e Roma dovevano fare di più, rimangono ottime squadre, ma hanno problemi. La Lazio può andare avanti”.
Ambizioni biancocelesti: “Qualora la stagione si chiudesse in maniera positiva, bisognerà ragionare molto sulle possibilità della Lazio. Le milanesi non hanno un progetto tecnico ben avviato come quello dei biancocelesti. Consolidarsi come una delle migliori squadre italiane, credo sia auspicabile. Fino ad oggi c’è stato un buon lavoro, le intuizioni tecniche sono state eccellenti. Non bisognerebbe vanificare quello che di buono si è costruito, anzi mettere ulteriori tasselli. La Lazio può diventare una realtà assoluta del nostro calcio“.
La rosa – “Conosco i giocatori della Lazio. L’unica sorpresa, se vogliamo, è Luis Alberto. E’ così determinante che mi rimane difficile capire come mai lo scorso anno non abbia messo in mostra le sue doti“.
Leiva e Biglia – “Leiva è un giocatore importantissimo, bravissimo; un’altra brillante intuizione di Tare. Lui e Biglia non sono paragonabili, hanno qualità diverse. Biglia giocava in un centrocampo meno forte e meno assortito. Leiva ha Milinkovic e Luis Alberto, insieme fanno molto bene. E’ un mosaico perfetto“.
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