Per Lei Combattiamo
PAGELLE – Torna il Felipe prodigo: accende la luce ma si divora il pareggio. Basta quanti errori
Strakosha 6 – Due volte lo Steaua arriva dalle sue parti: nella prima viene bucato da Gnohere, nella seconda Budescu lo salta allungandosi fortunatamente il pallone verso il fondo campo.
Bastos 5 – Non commette sbavature clamorose ma dà sempre la sensazione che stia per combinare qualcosa. Nella ripresa si fa saltare da un romeno come un birillo, deve ringraziarlo che poi non calcia.
Luiz Felipe 7 – Gioca con la tranquillità di un veterano, non può però sopperire agli errori dei compagni. Preciso negli interventi e di personalità esce spesso palla al piede.
Caceres 6 – Dalle sue parti i romeni non sono mai pericolosi, per mettersi in mostra prova a scivolare in area avversaria. Ha il pallone buono per il pareggio ma la sua scivolata si ferma sulla linea di porta con il pallone sotto la gamba.
Basta 4, – I suoi fasti sulla fascia sono lontani ricordi. Tiene in gioco l’attaccante romeno che parte in solitaria per battere Strakosha. Nella ripresa ha due occasioni pericolose in area di rigore ma si addormenta sul pallone. Tanti cross, nessun pericolo.
Murgia 6 – Tremano le gambe nei minuti iniziali, soffre troppo l’ambiente che sembra quasi inibirlo. Lentamente prende fiducia, da un suo calcio d’angolo arriva la traversa di Milinkovic.
Lucas Leiva 6,5 – E’ abituato a giocare partite in climi torridi e infatti capisce subito come interpretarla. Lo Steaua è aggressivo e il brasiliano non toglie mai il piede nei contrasti.
Milinkovic 6,5 – La sua classe sopraffina provoca gioia e dolori. La Lazio è pericolosa quando la palla passa dai suoi piedi, poi si perde quando esagera nel leziosismo. Anziche sbragare la porta con la potenza, cerca troppo di piazzarla. Nonostante questo, uno dei migliori con una traversa colpita di testa.
Lukaku 5 – Ha fatto una fatica enorme ad entrare in partita. La prima e unica accelerazione arriva sul finire del primo tempo ma viene recupero con troppa semplicità. Doveva essere un’arma a disposizione dei compagni e invece era caricata a salve.
Dal 75′ Lulic SV
Nani 5 – Mai pericoloso sulle palle inattive, anzi da una punizione calciata male poi arriva la rete romena. Nell’azione prova a recuperare tentando un controllo di suola sinistra con il pallone che gli scorre sotto il piede.
Dal 56′ Felipe Anderson 6,5 – Il figliol prodigo torna in campo e si presenta con un’accelerazione con cui arriva davanti la porta ma calcia fuori. Se la Lazio sfiora il pareggio è grazie alle sua partenze sulla fascia sinistra.
Caicedo 5 – La passa quando dovrebbe tirare e tira quando l’avrebbe potuta passare. La sintesi della sua partita con il pallone fra i piedi. Per il resto tanto movimento e sportellate con i difensori di casa.
Dal 56′ Immobile 5,5 – Un solo pallone giocabile in area di rigore che impiega però troppo tempo nel provare a calciare.
All. Inzaghi 5 – La Lazio non riesce a rendere semplice una partita che non ha mostrato difficoltà insormontabili e le responsabilità sono anche le sue. Questa rigidità sul modulo sta iniziando a diventare un problema, così come i cambi troppo prevedibili e scontati.
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CorSera | Lazio, da Chinaglia a Provedel: cercasi marcatore n. 100
Il primo è stato Chinaglia, l’ultimo Provedel. Giorgione rimontò l’Arsenal con una doppietta negli ultimi 5 minuti in Coppa delle Fiere, all’Olimpico finì 2-2 l’esordio della Lazio nelle (vere) coppe europee moderne. Era il 16 settembre 1970. Il portiere friulano, 15 giorni fa, ha infilato di testa al 95’ il collega Oblak per acciuffare l’1-1 con l’Atletico Madrid.
Il prossimo, magari già stasera al Celtic Park, può essere il 100° laziale diverso capace di segnare un gol europeo: ma attenzione, deve essere uno di quelli che non l’hanno mai fatto con questa maglia, quindi un nuovo acquisto (Castellanos, Guendouzi, Isaksen, Kamada, Rovella) oppure uno di quelli che non sono entrati nei tabellini di EL e Conference (Casale, Gila, Hysaj, Pellegrini, Romagnoli).
In 12 hanno già «timbrato» in biancoceleste: naturalmente Immobile, che con 22 gol europei ha anche questo record, poi Felipe Anderson che ne ha segnati 9, Pedro 4, Luis Alberto 3, Vecino 2 e con una rete a testa Basic, Cataldi, Lazzari, Marusic, Patric, l’incredibile Provedel e Zaccagni. Ciro è a +2 su Inzaghi nel totale, 22 a 20, ma lo insegue da lontano (5 a 15) se si parla solo di Champions. Felipe è 8° all time (con Claudio Lopez, Parolo e Salas) a -1 da Casiraghi, -2 da Chinaglia e Kozak, -3 dal 3° posto di Nedved e Rocchi. I gol della Lazio in Europa sono stati finora 356, i trofei conquistati 2 (Coppa Coppe e Supercoppa, nel 1999). Corriere della Sera/Massimo Perrone
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