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Un brasiliano in Austria, precisamente Salisburgo. Come si trova? “Benissimo!”. Il sorriso di André Ramalho Silva non mente, e nemmeno la sua abilità a preparare il Kaiserschmarrn, uno dei più famosi dessert austriaci. “Buonissimo”. Con i piedi però è meglio, molto meglio. Tant’è che il Salisburgo, primissimo in campionato e ai quarti di Europa League – con un ritorno da giocare, contro la Lazio – lo ha fortemente voluto riprendere in estate, per circa 2 milioni di euro dal Bayer Leverkusen. Brasiliano atipico, André, che di carioca ha soprattutto il sorriso a 32 denti: alto, difensore centrale, che dell’Europa conosce solo il freddo della Bundesliga, tra Austria e Germania. Cos’ha imparato da questo calcio? Lo racconta, in esclusiva, ai microfoni di gianlucadimarzio.com: “Disciplina tattica, posizionamento, come mantenere la squadra corta e compatta. Sono addirittura cresciuto nella squadra della Red Bull…Brasile!”. Giusto per non farsi mancare nulla.
A Roma, André, ci ha giocato una settimana fa, contro la Lazio, quarto di finale di Europa League: partita complicata, difficile, persa 4 a 2 ma che si può ribaltare al ritorno. “Ce la metteremo tutta. La squadra di Inzaghi gioca un bel calcio e segna molto, in attacco è pericolosissima. Dobbiamo giocare attenti e far gol, senza frenesia. Il nostro asso da calare? Munas Dabbur, tecnicamente, è sicuramente uno dei migliori dei nostri. Protegge bene la palla, e può risolverti la partita con una sola giocata. Trova una soluzione anche dove non c’è”. Ma a Roma ci è stato anche da turista, qualche anno fa. “Insieme a mia moglie! E’ una città in cui si respira storia, dove il passato è conservato alla perfezione. La pasta? La amo. Ma a chi non piace la pasta?”
Fonte: gianlucadimarzio.com
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