C’è poco tempo per pensare ai tre punti guadagnati con fatica in Europa League contro l’Apollon Limassol. E’ già tempo di pensare al campionato e domenica all’Olimpico arriverà il Genoa di Ballardini, uno dei tanti ex della sfida. Il Genoa è reduce dalla vittoria di misura per 1-0 contro il Bologna ed ora, dopo un Inzaghi (Pippo), tocca a Simone, che non può sbagliare con la sua Lazio per continuare la corsa a quell’obiettivo sfumato la scorsa stagione allo scadere dell’ultima giornata: la Champions League. La redazione di LazioPress.it ha intervistato in esclusiva l’ex centrocampista rossoblù Francesco Cozza, per discutere della sfida in programma domenica allo Stadio Olimpico di Roma.
Una Lazio che fatica ma porta a casa la vittoria. Cosa manca alla squadra per tornare ai livelli della scorsa stagione?
“La Lazio è una squadra importante, giovane e ben organizzata. E’ normale che ad inizio campionato ci siano delle difficoltà ma piano piano tornerà quella della scorsa stagione. Ha avuto difficoltà dall’inizio nella partita contro il Napoli che non meritava di perdere. Sono convinto che alla fine il suo campionato lo farà, cercando di arrivare in Champions League”.
Una delle squadre più attive sul mercato estivo, due vittorie su tre in campionato, cosa ti aspetta dalla stagione del Genoa?
“E’ una squadra che deve prima raggiungere il proprio obiettivo che è la salvezza, poi si potrà permettere di guardare in avanti. Non ci sono dubbi che tra Genoa e Lazio ci sono ambizioni e programmazioni completamente diverse”.
Domenica ci sarà la sfida tra Immobile e Piatek. Che partita sarà?
“Le gare sono tutte difficili ma credo che alla lunga la Lazio porterà a casa i tre punti, essendo superiore al Genoa. Certo nel calcio non si sa mai, ogni partita è una storia a sé, ma credo fortemente che la Lazio vincerà senza problemi”.
L’inizio di stagione ha confermato le aspettative della vigilia, la Juventus ancora assoluta protagonista e le altre che inseguono. Chi può veramente dar fastidio ai campioni in carica?
“La Juventus farà un campionato a parte, non vedo nessuna delle altre squadre che possa dargli fastidio per lo scudetto. Le altre quattro, cinque squadre si giocheranno i tre posti rimasti utili per andare in Champions League”.
Da allenatore a quale modello ti ispiri? Hai un passato da centrocampista, in quale giocatore della Serie A ti riconosci?
“Come caratteristiche mi rivedo in Milinkovic-Savic, soprattutto per il suo modo di giocare: mi auguro possa fare meglio dell’anno scorso. Di allenatori ne ho avuti tanti ed ho sempre cercato di rubare a tutti qualcosa, ora aspetto la chiamata che mi permetta di tornare ad allenare”.
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