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Benedetto e il Boca come Osvaldo e la Roma: segnano, provocano e perdono

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La Final del Siglo ha avuto il suo epilogo. La prima, storica volta di Boca Juniors e River Plate in finale di Copa Libertadores ha fatto impazzire l’Argentina e Buenos Aires, divisa tra ‘Xeneizes’ e ‘Millonarios’. Ricorderemo per sempre questa edizione della Libertadores, che ha visto trionfare il River Plate al Santiago Bernabeu.

Sarà la squadra di Marcelo Gallardo a rappresentare il Sud America al prossimo Mondiale per Club, battuti gli eterni rivali del Boca 3-1 in rimonta al termine di una partita dove è accaduto di tutto. Non poteva essere una finale come le altre, lo sapevamo. L’andata alla Bombonera ha lasciato tutti senza fiato, l’odissea per la gara di ritorno giocata in Europa e non al Monumental, per gli eventi che hanno macchiato e indignato l’Argentina. L’attesa, la tensione, il mondo a guardare. L’epilogo di una pazza e indimenticabile Copa Libertadores alla fine è arrivato. Vince il River, la quarta Copa della storia millonaria, delirio del popolo biancorosso tra le strade di Madrid e di Buenos Aires.

C’è un’immagine che ha segnato il Superclasico e che resterà indelebile. E porta un nome e un cognome: Dario Benedetto, il ‘Pipa’. Nueve degli Xeneizes, porta in vantaggio il Boca e mostra la linguaccia a Montiel, difensore del River. Gesto irriverente, di sfida. Poi le urla alla sua ‘Doce’. Un’espressione quella del Pipa che sarebbe potuta riecheggiare in eterno in ogni angolo di Buenos Aires di fede gialloblù. Come la frase ‘Lulic 71’ qui a Roma, tanto per capirci. Il destino però gli ha girato le spalle, ha premiato il River e affondato il Boca.

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Di insolenza e sconfitta ne sa qualcosa Pablo Daniel Osvaldo. Anche lui argentino, anche lui ex Boca, anche lui vittima di se stesso. Era il 16 ottobre 2011, all’Olimpico c’è Lazio-Roma. Osvaldo è il nove dei giallorossi, e come Benedetto porta avanti i suoi. Esultanza in stile Totti. Ricordate il “Vi ho purgato ancora” dell’aprile 1999? Arriva la nuova versione targata Osvaldo: “Vi ho purgato anch’io”. L’epilogo lo ricordiamo fin troppo bene. E’ apoteosi Lazio, Klose al 93′ fa godere i biancocelesti e fa piangere i romanisti e l’argentino. Un finale drammatico arrivato dopo un gesto irriverente e di sfida. Proprio come Benedetto al Santiago Bernabeu nella Final del Siglo.

 


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Lazio-Celtic, all’Olimpico anche i ragazzi dell’ASD Albano Primavera di Special Olympics

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Sport, inclusione, integrazione, socialità ed emozioni all’Olimpico di Roma. In occasione della sfida di Champions League tra Lazio e Celtic, Sport e Salute ha ospitato in tribuna Monte Mario i ragazzi dell’ASD AlbanoPrimavera di Special Olympics. Un’occasione per vivere da vicino il grande calcio e respirare l’atmosfera dello stadio che nelle partite casalinghe di Lazio e Roma, dallo scorso ottobre, apre le sue porte alle diverse realtà sociali della Capitale con particolare attenzione a quelle che si occupano di bambini e ragazzi disabili o che vivono in condizioni di disagio e contesti sociali difficili.

I ragazzi dell’ASD Albano Primavera di Special Olympics


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