Esclusiva
ESCLUSIVA | Michela Andreozzi: “Sono profondamente dispiaciuta, mi scuso di cuore verso i tifosi della Lazio”
L’attrice Michela Andreozzi, invitata al programma “La Notte degli Oscar” andato in onda su Sky per seguire in diretta la premiazione degli Oscar del cinema americano, è stata oggetto di critiche per una serie di battute rivolte alla Lazio, tra cui l’utilizzo del nomignolo considerato dispregiativo “Lazie“. Durante la trasmissione, il presentatore Francesco Castelnuovo ironizza sul possibile film di risposta a “Roma“, pellicola candidata all’Oscar. Nell’immagine mostrata sullo schermo campeggia la scritta “Lazio” dietro alla quale un gregge di pecore pascola di fronte al Colosseo. La parola passa quindi a Michela Andreozzi, che spiega quale potrebbe essere la trama del suddetto film, utilizzando, alla fine, la storpiatura del nome della società capitolina.
La conduttrice radiofonica romana, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it per raccontare l’accaduto e spiegare le sue intenzioni: “Sono profondamente dispiaciuta, mi scuso di cuore. Ho fatto una battuta estemporanea, con leggerezza e senza ragionarci troppo. Il termine “Lazie“, quello che ha dato più fastidio, l’ho detto in un contesto dove si parlava di Oscar. Io non sono tifosa, non è una parola che utilizzo in maniera dispregiativa come un insulto, ma con cui scherzo con mio fratello, tifoso della Lazio. Per me ha sempre avuto un significato scherzoso, ma mi sono accorta che in realtà non è così. L’ho utilizzato in modo inappropriato, mi scuso con i laziali che invece lo intendono in modo offensivo. Stavo facendo delle battute su un film, non sul calcio. Sono poco tifosa, al massimo sostengo mia madre che è tifosa del Napoli.”
In una vecchia intervista lei però sosteneva di essere tifosa della Roma
“Con Francesca Zanni avevamo un duo che si chiamava ‘Gretel e Gretel’: da Simona Ventura, ai tempi di “Quelli che..” facevamo un personaggio, “Totti gol”, due tifose del Capitano della Roma. Non lo facevamo perché noi eravamo sue fan, ma era solo una performance comica. Le nostre risposte a quella intervista erano relative al personaggio che stavamo interpretando. Non mi sono mai esposta sul calcio, non vado a guardare le partite, né conosco i calciatori. Sono dispiaciuta perché mi rendo conto di aver offeso una comunità, non è da me. Qualcuno mi ha scritto che l’avrei fatto per notorietà, ma non è assolutamente vero: io faccio cinema, non ho alcun interesse a cercare della fama nell’ambiente calcistico. Ho 50 anni, probabilmente sono più vecchia delle madri dei calciatori (ride, ndr). Dispiace che uno scivolone causato da un incauto uso di un termine possa provocare delle risposte molto aggressive verso la mia persona. Chiedo ufficialmente scusa alla comunità dei laziali ed anche a mio fratello, perché le mie parole non erano aggressive ma del tutto bonarie.”
“Qualcuno ha sostenuto che mi avessero messo in bocca quelle frasi, ma non è vero. Francesco Castelnuovo non sapeva cosa avrei detto, è stata una mia uscita, uno scivolone. Mi rammarico di aver fatto arrabbiare qualcuno, ma sarebbe bello che il calcio fosse un terreno dove ci sia fair play da tutte le parti, senza insulti e minacce. Io sono pacifista e buddhista, contro qualsiasi conflitto: non era mia volontà offendere nessuno. La passione è bella, ma usiamola per voler bene alle squadre e non per difenderla da nemici che non esistono, come me.”
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
Esclusiva
ESCLUSIVA | Manfredonia: “Sarri sta facendo un ottimo lavoro con una rosa non di primissimo piano. Derby? Giocarlo un grande sogno per un ragazzo di Roma”
Una partita che non ha bisogno di presentazioni, una gara che “ferma” l’intera città di Roma. Questo è Lazio-Roma, il Derby della Capitale. Alle 18:00 è in programma, allo Stadio Olimpico di Roma, il fischio d’inizio, tra due squadre reduci da differenti stati d’animo dopo i risultati dello scorso giovedì in Europa. In vista della stracittadina, valida per la 27° giornata di Serie A ed importante in chiave corsa ad un posto in Champions League, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, un doppio ex che ha vestito entrambe le maglie nella sua carriera: Lionello Manfredonia. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, trascorre ben otto stagioni con la maglia della Prima Squadra. Prima di approdare poi in giallorosso per tre anni, Manfredonia indossa per due stagioni la maglia della Juventus, conquistando anche lo Scudetto nella stagione ‘85/’86.
La Lazio alterna grandi vittorie e prestazioni, come quella di Napoli, o contro Milan ed Atalanta, a partite sottotono dove lascia per strada punti preziosi. Qual è il suo pensiero sul lavoro svolto da Sarri fin qui?
“Sarri sicuramente sta facendo un ottimo lavoro pur avendo una rosa non di primissimo piano. Romagnoli sembra un giocatore pienamente recuperato dopo le opache stagioni al Milan, Patric un giocatore che sta migliorando di partita in partita”.
Anche la Roma, nei risultati, ha degli alti e bassi. In termini di gioco invece, quali differenze ci sono tra la squadra di Mourinho e quella di Sarri? Chi tra questi due grandi allenatori vede avanti nel proprio percorso?
“Anche la Roma ha una rosa ristretta, ma quando ci sono tutti può fare grandi partite, come contro il Salisburgo in Europa o la Juventus in campionato”.
Da doppio ex di Lazio e Roma, com’è vivere l’attesa, la settimana del Derby della Capitale da calciatore? Che sensazioni, emozioni ha provato?
“Per un calciatore che nasce nel vivaio di Lazio o Roma l’impatto emotivo alla stracittadina è diverso da chi viene da fuori. Se le cose vanno male, il tifoso lascia perdere gli “stranieri” e critica i giocatori locali. Per me è stato più semplice disputare il derby di Torino, molto meno coinvolgente. Ma comunque rimane un grande sogno per un ragazzo di Roma poterlo disputare”.
Tra Lazio e Roma ci sono solo due punti di differenza e, insieme ad Inter, Milan ed Atalanta, sono in piena lotta per un posto nella prossima Champions League. Tre posti per cinque squadre, quante possibilità hanno i biancocelesti di qualificarsi? Che lotta vede per queste 12 giornate che rimangono?
“È un campionato strano, svoltosi in due fasi, prima e dopo il Mondiale. Anche le piccole squadre tolgono punti alle grandi, solo il Napoli è al di sopra di tutti. Parecchi infortuni poi hanno condizionato le squadre, vedi Immobile nella Lazio o Dybala nella Roma. Entrambe possono rientrare nelle prime quattro”.
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
-
Per Lei Combattiamo2 giorni ago
Derby, da brividi la scenografia della Nord: “Eh no, caro cugino…” – FOTO
-
Per Lei Combattiamo4 settimane ago
Salernitana-Lazio, Sarri: “Stiamo valutando se mandare subito Milinkovic a casa”
-
Per Lei Combattiamo2 settimane ago
La risposta social della Lazio a Cattelan
-
Per Lei Combattiamo3 giorni ago
IL MESSAGGERO| Scintille Sarri-Tare: ora la Champions è un obbligo