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Durmisi: “Ho superato un momento di depressione. Dovrei giocare più spesso ma non mollo”
Riza Durmisi ha parlato al quotidiani danese BacksTage.
“Parlo molto con il ds Tare, mi aiuta ogni giorno e mi dice di continuare a lavorare perché presto avrò le mie chance. Anche lui avrebbe sperato in un mio impatto diverso: prima l’infortunio alla coscia, poi quello al braccio. Non ho mai avuto continuità per dimostrare le mie qualità. Spero di poter giocare contro il Parma, mi sono allenato bene durante questa settimana”.
DEPRESSIONE – “Ho vissuto momenti di depressione, li ho superati pensando alla mia famiglia. A volte dimentichiamo di essere grati per quello che abbiamo: poter respirare e stare bene. Ho entrambi gli occhi, entrambe le braccia e sono sano, mi sento benedetto. Detto questo, il calcio è chiaramente la seconda priorità della mia vita. Non c’è dubbio su questo. Faccio tutto ciò che ho sempre fatto. Faccio ciò che mi rende felice, perché quando sono felice fuori dal campo, gioco anche meglio”.
CONCORRENZA – “La Lazio è un grande club, c’è tanta concorrenza e davanti a me ho il capitano, Lulic. Non è semplice giocarsi il posto con chi sta qui da otto anni. Devo avere pazienza. Chiaro che a un certo punto questa cosa possa esaurirsi, ma non è ancora questo il caso. Sono ottimista. Intendo rispettare il contratto, sperando di giocare di più. Sento di essermi guadagnato la possibilità. Con tutto il rispetto per il mister che manda in campo la squadra, sono consapevole che dovrei giocare più spesso“.
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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.
Queste le sue parole:
“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.
Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.”
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