Per Lei Combattiamo
Milan, Gattuso: “Per raggiungere il quarto posto serve restare uniti. Bakakoyo? Non vuole andar via per razzismo”
Reduce dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, il Milan domani è chiamato ad un’altra importante prova, questa volta in campionato contro il Torino. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico milanista Gennaro Gattuso, ha parlato anche della corsa alla Champions: “Il Milan può difendere il quarto posto fino alla fine? Vedendo le ultime partite direi di no, pensavamo di essere usciti dalla crisi dopo le partite con Juve e Lazio, dobbiamo restare uniti“.
Su Bakayoko – “Quello che è successo mercoledì lo trovate documentato da foto e video. Ma lui si trova bene e non è vero che vuole andare via per il razzismo. Sono d’accordo con Reina quando dice che in Italia siamo rimasti al 1800, ma Bakayoko non ha perso la testa ed è stato bravo“.
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GdS | La mamma di Provedel: “In Russia lo amano”
Dietro un grande portiere c’è anche una grande mamma. Elena Kalinina è la mamma di Ivan Provedel, ora anche nonna di Alexander di due anni, che è arrivata in Friuli da Mosca ormai 31 anni fa, dove ha incontrato Venanzio Provedel. Il papà del portiere e ne è andato sette anni fa, purtroppo non potendo vedere la parabola del figlio diventato campione e goleador in Champions. La Gazzetta dello Sport ha contattato Elena:
“Non è fortuna, è amore, passione e soprattutto sacrificio. Lo portavamo dappertutto, ma lui si lamentava del fatto che il papà andasse poco a vederlo. Doveva mandare avanti l’azienda. Ivan si merita tutto. Ha inseguito il suo unico desiderio. E’ partito da attaccante, ma voleva giocare in porta. Fino ai 15 anni ha fatto la punta, ma guardava le cassette del suo idolo Toldo e in giardino lo imitava con la nonna. E io in casa gli facevo i piatti russi, li adora ancora oggi. A 16 anni è andato all’Udinese, poi al Chievo e al Pisa si è guadagnato il posto. Tra poco smetto di lavorare e vado a Roma ad aiutare Ivan, che è un papà meraviglioso, ma ha bisogno di me. Ieri mi hanno chiamato in tanti dalla Russia, tifano per lui, dicono che è un russo che gioca in Italia. Quando a Empoli fu operato due volte, Buffon lo chiamò. Ivan pensò a uno scherzo e ora se lo ritrova in Nazionale. Per lui è un mito assoluto.”
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