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La Repubblica | Il ritorno di Radu, Cagliari con Caicedo

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Uno è tornato in gruppo, l’altro ha ricominciato a parte. Poi c’è il terzo, assente ma che non preoccupa. Radu, Milinkovic e Immobile: protagonisti diversi di una Lazio che vuole e deve ripartire. Per dimenticare l’Atalanta di campionato e presentarsi al meglio contro quella di Coppa Italia. Prima però c’è Cagliari, trasferta insidiosa dove cercare di non delegare il traguardo europeo alla sola finale del 15 maggio. Sabato alla Sardegna Arena (ore 18, Sky), Simone Inzaghi conta di recuperare Stefan Radu: il difensore romeno è tornato ad allenarsi con la squadra, dopo aver saltato le ultime tre partite (semifinale con il Milan compresa) per il problema alla caviglia. Ha bisogno di continuità, nell’ultimo mese ha giocato una sola partita per intero (contro il Sassuolo). Ora può riprendersi il posto sul centro-sinistra, spostando magari Bastos nel suo ruolo naturale sulla destra. Chi vuole rientrare almeno tra i convocati è Sergej Milinkovic: il centrocampista serbo ha svolto lavoro differenziato, il primo approccio sul campo dopo l’infortunio di San Siro. La proiezione per la finale di Coppa lo vede al momento in corsa per partire dalla panchina. Ieri non si è visto invece Immobile: Ciro è affaticato e, arrivati al rush finale, anche lui ha bisogno di essere gestito. È sempre più in rampa di lancio per Cagliari Felipe Caicedo: l’ecuadoriano è stato sostituito domenica mentre era il migliore in campo, ha sete di riscatto. E se le reti sono dalla sua parte (negli ultimi due mesi è il laziale che ha segnato di più), la media gol/tiri lo elegge addirittura tra i migliori cinque attaccanti del campionato: la percentuale realizzativa è del 28% (8 centri su 29 conclusioni), alla pari di Zapata e dietro solamente a Kean, Gervinho, Mandzukic e Defrel. La bagarre tra lui, Immobile e Correa per le due maglie da titolare contro Cagliari e soprattutto Atalanta è più che mai aperta. È scattata nel frattempo la vendita libera per i biglietti della finale: superate le 25mila presenze laziali, per un totale di circa 43mila spettatori già sicuri. I tifosi stranieri residenti all’estero non potranno acquistare i tagliandi: l’ha disposto il Prefetto, insieme al divieto di vendere e trasportare bottiglie e contenitori in vetro nelle aree adiacenti allo stadio Olimpico.

La Repubblica

 


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Il Messaggero | Lazio, da genio emarginato a valore aggiunto: la lunga metamorfosi di Luis Alberto

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«Hai messo fuori me, dovresti mettere fuori tutti adesso». Sta tutta qui la rifioritura del rapporto tra Luis Alberto e Sarri. La Lazio torna sconfitta da Lecce e si chiude in palestra per un faccia a faccia giocatori-tecnico. Lo spagnolo, out in Salento per un problema al ginocchio, senza mezze misure si sfoga col tecnico. In questo modo, dopo un ottimo mese di dicembre durante la pausa per il Mondiale, per il Comandante arriva l’ultimo tassello e la trasformazione di Luis può dirsi completata. Altro che l’intermittenza dei mesi precedenti con tanto di richiami di casa. Il Cadice invece dovrà ancora aspettare, perché il numero 10 si è ripreso la Lazio e difficilmente Sarri ci rinuncerà da qui in avanti. L’ex Liverpool d’altronde ha confermato la rinascita con i fatti, tanto da essere premiato con i minuti che prima non gli venivano concessi. Sono 1293 quelli del 2023, appena sei in meno di Milinkovic in un testa a testa impensabile a novembre scorso. Il Mago si è invece rimboccato le maniche e, se lascia qualche minuto, almeno si rifà contribuendo il doppio del Sergente alla fase offensiva della squadra. Due gol, uno valso tre punti contro la Sampdoria, e due assist con i quali è arrivato a quota 61 in Serie A dal 2016, numeri che non ha nessun altro. Sono ormai lontani i giorni in cui si percepiva la sua svogliatezza. L’impatto con la nuova gestione gli ha fatto capire di non avere più il posto sicuro, e dopo una stagione di assestamento, ormai l’armonia con Sarri l’ha trovata davvero. I suoi valori fisici sono sempre tra i più alti in squadra. Rispetto a prima corre di più (9,6 km di media) e lo confermano gli almeno 4 palloni che recupera a partita (al derby 5). Lucido quando c’è da difendere, senza però dimenticare la qualità, grazie alla quale con 94 passaggi riusciti nel derby ha fissato il record della 27° giornata. Niente croce, solo delizia il Mago, leader in tutto e per tutto, sempre pimpante in campo, ma pure nello spogliatoio.

LA RIPRESA – A conferma di ciò, non si vedono più nemmeno i giorni di vacanza che si prendeva in autonomia. Adesso il numero 10 è il primo ad arrivare a Formello, e infatti ieri ha ripreso normalmente le operazioni col resto della squadra. Sarri ha ricominciato subito a lavorare sulla tattica nonostante i sette calciatori partiti con le Nazionali. Il programma prevede per oggi una seduta pomeridiana, domani doppia e sabato mattina, prima di altri due giorni di riposo. Al termine di questi ultimi sarà atteso anche Immobile in gruppo. Provedel, Casale e Pedro invece, ieri gestiti, si rivedranno prima. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

 


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