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IL TEMPO | Per l’attentato agli Irriducibili Lazio caccia a ultras di Roma e Atalanta
Quello avvenuto il 6 maggio scorso in via Amulio 47, è un atto di terrorismo compiuto con ordigni esplosivi. Un gesto che potrebbe essere maturato in una sorta di derby più politico che calcistico. Ne sono convinti gli inquirenti romani, che nell’ambito delle indagini sulla deflagrazione avvenuta nella sede degli Irriducibili della Lazio, hanno aperto un fascicolo ipotizzando l’articolo 280 bis del codice penale: un reato punito con la reclusione da due a cinque anni di carcere.
Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Appio, gli stessi che lunedì scorso hanno trovato la saracinesca leggermente alzata e annerita, hanno infatti depositato una prima informativa. Sul posto sarebbero stati trovati residui di parti metalliche compatibili con un ordigno artigianale che confermerebbero quanto raccontato agli uomini della Digos da alcuni residenti: una deflagrazione nel cuore della notte, verso le quattro, avrebbe distrutto la saracinesca della sede.
Nella mente degli inquirenti intanto si fa spazio l’idea che la vicenda non sia collegata a diverbi di natura sportiva, ma politica. Nulla a che fare dunque con le dinamiche inerenti la partita tra Lazio e Atalanta, vinta dai bergamaschi all’Olimpico qualche ora prima dell’esplosione. Probabilmente infatti si tratta di una risposta a quanto successo il 24 aprile scorso in occasione della semifinale di Coppa Italia, disputata tra Lazio e Milan il giorno prima dell’anniversario della liberazione d’Italia. Alcuni ultras biancocelesti avevano esposto a piazzale Loreto uno striscione che inneggiava a Benito Mussolini. Sul fatto indaga la Procura di Milano, che ha già iscritto 8 persone sul registro degli indagati. Adesso però qualcuno avrebbe risposto.
A Roma si indaga invece negli ambienti ultras più vicini alla sinistra, e forse anche alla Roma. Un’ipotesi in linea con quanto affermato da Fabrizio Piscitelli, che aveva ventilato un «movente politico». Diabolik, storico esponente degli Irriducibuli, aveva spiegato che «se andiamo per logica, quanto accaduto si può ricondurre a quella situazione (Milano, ndr) ma a quel punto, ripeto, non ci tiriamo indietro». Dicendosi pronto a «tornare al terrorismo degli anni 70, a quel clima», Diabolik aveva continuato dicendo che gli ultras laziali sono «abituati a peggio, paura mai, per carità; è chi ha messo la bomba che ha dimostrato di aver paura. È un atto vigliacco, fatto di notte: avrebbero potuto ferire chi dorme nei paraggi, in strada. Sanno dove stiamo, sanno dove abito e sanno bene che al di là di quella saracinesca c’è una associazione che si occupa del sociale, dove non si fa politica. Noi andiamo allo stadio, fine. Poi, certo, siamo fascisti, gli ultimi fascisti di Roma, e non rinneghiamo nulla».
Al momento però si tratta solo di ipotesi investigative, o di chi ha subito l’aggressione. Intanto però gli Irriducibili hanno deciso di dare un appuntamento, sabato prossimo, ai tifosi laziali: «Nei locali colpiti da un vile attentato, offriremo a tutto il quartiere bombe e cornetti alla crema e con un orecchio rivolto alla radio ascolteremo la nostra beneamata impegnata a Cagliari».
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SERIE A| Il Monza raggiunge la Lazio in classifica, il Bologna sale al quarto posto. Tra Roma e Fiorentina termina 1-1 con tre espulsi
Terza giornata di Serie A, dopo la sfida di venerdì tra Juventus e Napoli e la giornata di anticipi di ieri, che ha visto anche il pareggio della Lazio in casa dell’Hellas Verona. Alle ore 12:30 sono scese in campo Frosinone e Torino, con le due squadre che sono rimaste bloccate sullo 0-0 per tutti i 90 minuti: un pareggio con cui i granata hanno mancato il sorpasso alla Lazio e i padroni di casa l’aggancio ai biancocelesti. Alle ore 15 si sono invece date battaglia Monza e Genoa.
Primo tempo con poche emozioni, annullato un gol per fuorigioco a Ciurria. Nel secondo tempo il copione della partita non sembra essere cambiato, l’occasione più pericolosa della partita arriva solo al minuto 62’, dove Retegui non riesce a segnare da distanza ravvicinata, spedendo la palla alta sul tiro teso di Messias trasformatosi successivamente in passaggio.
La risposta del Monza arriva all’82’ dove Dani Mota trova un gol complicato, protagonista totale dell’azione che lo vede raccogliere palla a centrocampo spalle alla porta, girandola velocemente lungo la fascia destra verso Colpani che saggiamente aspetta il rimorchio di Pedro Pereira che di prima con un passaggio veloce, raso terra trova l’inserimento a centro area di Dani Mota che con un tiro strozzato sul secondo palo trova la rete. La partita termina così 1-0 per i lombardi, che raggiungono e superano la Lazio in classifica.
Il match delle 18 tra Salernitana e Bologna è finito 1-2 per gli ospiti. La squadra di Motta è passata subito in vantaggio al 9′ con Zirkzee, che poi ha raddoppiato al 20′. La Salernitana ha accorciato le distanze al 75′ con Simy, ma alla fine ha avuto la peggio. I rossoblù, assoluta sorpresa di questo campionato, salgono così al quarto posto in classifica. A breve ci sarà Roma-Fiorentina.
Termina anche il match della sera disputatosi all’Olimpico tra Roma e Fiorentina. Partono bene i padroni di casa che riescono a passare in vantaggio subito con Lukaku, poi raggiunti dal colpo di testa di Lucas Martinez al 66′. Il match termina 1-1 e con la Roma in 9, dopo le espulsioni nel secondo tempo di Zalewski e Lukaku. Al termine della partita è stato espulso anche Milenkovic per i viola.
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