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Pellissier appende gli scarpini al chiodo: “Mi ritiro, grazie Chievo”
“Non ho preso la decisione di ritirarmi in un giorno, ci ho pensato tutto l’anno. Il presidente lo sapeva da tre o quattro mesi e ha provato a convincermi a ripensarci ma era giusto così. Adesso è il momento dio lasciare spazio agli altri, non è facile ma quando si vuole giocare a tutti i costi anche a 40 anni si rischia di dare fastidio e di essere negativi – riporta Tuttomercatoweb.com – Io voglio che questa società torni subito a essere quella che è stata negli ultimi anni. Ringrazio il presidente che mi ha sopportato in tutti questi anni e di godermi questa carriera. Ringrazio anche la mia famiglia che mi ha supportato nei momenti difficili, così come i miei amici. Ringrazio anche i miei compagni e i mister, Di Carlo che spero che mi faccia giocare le prossime tre partite. Poi ringrazio anche i tifosi, grazie di cuore a tutti, auguro al Chievo un in bocca al lupo enorme”, le parole di Sergio Pellissier durante la conferenza stampa di addio al calcio. Per l’ormai ex attaccante 174 gol tra i professionisti, 112 dei quali in Serie A con la maglia del ChievoVerona.
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Onorato: “Prenderemo una decisione sul Flaminio. La Lazio è libera di fare lo stadio altrove”
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Alessandro Onorato l’assessore Alessandro Onorato si è espresso in merito alla situazione Flaminio legata alla Lazio.
Queste le sue parole:
“Parlando di impianti, è inutile discutere di Flaminio se il progetto non c’è. Il Comune di Roma è pronto ad affiancare e supportare il progetto, a seguire l’iter. Ma se il progetto non c’è, non possiamo parlarne.
Ovviamente il presidente Lotito è liberissimo di prendere o non prendere in considerazione il Flaminio, ci mancherebbe. Non vogliamo darlo per forza alla Lazio. Anzi, se Lotito avesse intenzione di farlo altrove, ci dicesse dove e siamo pronti a dare la stessa attenzione che abbiamo dato alla Roma. Lazio e Roma con stadi di proprietà sono un miglioramento importante. Fare uno stadio non è una passeggiata, ecco perché è giunta l’ora di non parlare del Flaminio tanto per parlarne. Ci sono troppe cose in ballo, troppi problemi da risolvere per banalizzare. Se la Lazio non mostrerà interesse, troveremo comunque un modo per ristrutturare il Flaminio. Tanto più che lo abbiamo messo tra le opere per i prossimi. Europei di calcio. Speriamo ovviamente di andare comunque a dama e di restituire l’impianto alla città e di esserci per vederlo. In chiusura, fortunatamente al Parco Lenzini la targa è al suo posto e speriamo possa rimanere li tranquilla per sempre.”
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