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Prof. Ripert: “Contiamo di recuperare tutti gli infortunati per la prima giornata di campionato”

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Il preparatore atletico Fabio Ripert è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per parlare della condizione della rosa biancoceleste in vista dell’inizio del campionato, rilasciando queste dichiarazioni: “La squadra sta bene, è pronta per questa nuova stagione. I due ritiri sono andati bene, questa sarà la prima settimana tipo che ci porterà alla prima di campionato. La squadra ha fatto un ottimo volume di allenamento, ha messo benzina nelle gambe. Il ritiro ideale è quello in montagna, le amichevoli estere tolgono la possibilità di lavorare bene. Continueremo a lavorare ancora, dopo un paio di mesi si vedranno i risultati. Durante la sosta poi faremo altri lavori di squadra e individuali, lavorando sotto l’aspetto atletico. Tra me e Inzaghi c’è un rapporto importante, ci conosciamo da 10 anni. Siamo entrambi passionali, abbiamo le stesse emozioni quando vinciamo.
L’aspetto degli infortuni ha più fattori, non ce ne sono di precisi, sono imprevedibili. Non esistono squadre senza problemi fisici, i carichi sono sempre crescenti, non hanno grandi sbalzi di intensità, abbiamo una tecnica abbastanza collaudata ormai. La continuità dello staff porta dei vantaggi, quest’estate abbiamo svolto due grandi ritiri. Tutti hanno raggiunto il fitness giusto, ora si lavorerà individualmente. Abbiamo una squadra piena di leader, un gruppo con dei valori. La Lazio quando sa che deve vincere tira fuori il meglio di sé, soprattutto in Coppa. Bisogna trovare la giusta mentalità anche in tutte le gare di campionato, stiamo migliorando da tre anni a questa parte.
Tra oggi e domani dovrebbero rientrare tutti gli infortunati, domenica Inzaghi dovrebbe avere la rosa quasi al completo. Ci sarà anche Berisha: lo scorso anno ha avuto vari problemi fisici, ora sta crescendo di giorno in giorno e sono sicuro che farà una grande stagione. Lazzari è un esempio, a livello fisico è fortissimo. Peccato per l’infortunio ma siamo fiduciosi sul suo recupero. Conoscevamo Vavro e Jony, hanno grandi mezzi fisici per fare bene. Anche Adekanye ha grandi capacità fisiche, con un’ottima resistenza. Ha tutti i requisiti fisici che servono, oltre che un’ottima tecnica: ha grandi potenzialità, inoltre è sempre sorridente e motivato. Correa merita il ritorno in Nazionale, il gol all’Atalanta in finale è stato magnifico: la Coppa Italia ha fatto capire le potenzialità della squadra, che può giocarsela con tutti.
Solitamente le musiche del riscaldamento le scelgo io, danno la carica. Il debutto a Palermo nell’aprile 2016 è stato emozionante, mentre la vittoria più bella è stata sicuramente quella in Coppa Italia, arrivata dopo tanti alti e bassi. Leggo spesso le critiche esterne, a volte poco costruttive: avere dei confronti sarebbe interessante. Badelj è un professionista eccellente, lo scorso anno ha pagato la preparazione fatta in ritardo e qualche infortunio, non è riuscito a trovare continuità. Quest’anno invece ha svolto una preparazione pazzesca, a Firenze farà bene. La sua uscita regalerà ancora più spazio a Cataldi, che ho visto crescere: si allena bene, è maturato dopo i prestiti. Questo per lui sarà un anno importante. Sono alla Lazio da 16 anni, all’inizio allenavo ma ho sempre fatto il preparatore atletico. Sicuramente il dialogo con i giocatori è importante, devi saper ascoltare ed essere elastico. La Champions League è un nostro obiettivo, dobbiamo alzare l’asticella senza nasconderci”.

 


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Il Messaggero | Lazio, da genio emarginato a valore aggiunto: la lunga metamorfosi di Luis Alberto

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«Hai messo fuori me, dovresti mettere fuori tutti adesso». Sta tutta qui la rifioritura del rapporto tra Luis Alberto e Sarri. La Lazio torna sconfitta da Lecce e si chiude in palestra per un faccia a faccia giocatori-tecnico. Lo spagnolo, out in Salento per un problema al ginocchio, senza mezze misure si sfoga col tecnico. In questo modo, dopo un ottimo mese di dicembre durante la pausa per il Mondiale, per il Comandante arriva l’ultimo tassello e la trasformazione di Luis può dirsi completata. Altro che l’intermittenza dei mesi precedenti con tanto di richiami di casa. Il Cadice invece dovrà ancora aspettare, perché il numero 10 si è ripreso la Lazio e difficilmente Sarri ci rinuncerà da qui in avanti. L’ex Liverpool d’altronde ha confermato la rinascita con i fatti, tanto da essere premiato con i minuti che prima non gli venivano concessi. Sono 1293 quelli del 2023, appena sei in meno di Milinkovic in un testa a testa impensabile a novembre scorso. Il Mago si è invece rimboccato le maniche e, se lascia qualche minuto, almeno si rifà contribuendo il doppio del Sergente alla fase offensiva della squadra. Due gol, uno valso tre punti contro la Sampdoria, e due assist con i quali è arrivato a quota 61 in Serie A dal 2016, numeri che non ha nessun altro. Sono ormai lontani i giorni in cui si percepiva la sua svogliatezza. L’impatto con la nuova gestione gli ha fatto capire di non avere più il posto sicuro, e dopo una stagione di assestamento, ormai l’armonia con Sarri l’ha trovata davvero. I suoi valori fisici sono sempre tra i più alti in squadra. Rispetto a prima corre di più (9,6 km di media) e lo confermano gli almeno 4 palloni che recupera a partita (al derby 5). Lucido quando c’è da difendere, senza però dimenticare la qualità, grazie alla quale con 94 passaggi riusciti nel derby ha fissato il record della 27° giornata. Niente croce, solo delizia il Mago, leader in tutto e per tutto, sempre pimpante in campo, ma pure nello spogliatoio.

LA RIPRESA – A conferma di ciò, non si vedono più nemmeno i giorni di vacanza che si prendeva in autonomia. Adesso il numero 10 è il primo ad arrivare a Formello, e infatti ieri ha ripreso normalmente le operazioni col resto della squadra. Sarri ha ricominciato subito a lavorare sulla tattica nonostante i sette calciatori partiti con le Nazionali. Il programma prevede per oggi una seduta pomeridiana, domani doppia e sabato mattina, prima di altri due giorni di riposo. Al termine di questi ultimi sarà atteso anche Immobile in gruppo. Provedel, Casale e Pedro invece, ieri gestiti, si rivedranno prima. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

 


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