Strakosha 6 – Più intraprendente del solito nelle uscite aeree, meno quando deve venire a prendersi il pallone fino al limite dell’area. Incassa due gol su altrettanti tiri in porta della Spal.
Patric 5,5 – Colpito anche lui dalla “sindrome del giallo ingenuo nel primo tempo” tipica ormai del centrale di destra. Inzaghi gli chiede di pedinare per il campo Di Francesco e lo spagnolo esegue senza andare in affanno se non per quella ammonizione inutile.
Dal 49′ Vavro 5,5 – Ancora una volta rimandato il suo esordio dal primo minuto, entra con la Spal che ribalta la partita e lui è spettatore inerme, alcune volte anche impacciato in certe situazioni.
Acerbi 5,5 – Si prende il terzo giallo in altrettante gare in maniera ingenua, la sua maggiore responsabilità è non aver richiamato la squadra nella ripresa quando la Lazio stava diventando troppo passiva verso la gara.
Radu 5,5 – Naufraga con tutta la difesa in una ripresa folle dei biancocelesti. Non ha responsabilità evidenti ma anche da lui ci si apetta che dia la sveglia ai compagni.
Lazzari 6 – Per un’ora è il padrone della fascia destra proponendosi con costanza, poi i compagni abbassano il ritmo e l’ex di giornata fatica ad accendersi.
Parolo 6 – Gioca su una monorotaia verticale immaginaria diventando un attaccante aggiunto in fase offensiva e un interditore quando bisogna difendere. L’azione del vantaggio nasce da un suo affondo in profondità. Quando viene spostato in regia emergono tutti i suoi limiti in fase di impostazione.
Lucas Leiva 5 – Nei primi quarantacinque minuti è un muro invalicabile che fa stare tranquilla la difesa, nella ripresa invece non suona la carica ai compagni per chiudere la partita. Inoltre è l’uomo più vicino a Petagna senza però marcarlo in occasione del pareggio estense.
Dal 68′ Milinkovic 5,5 – Metterlo in campo per fargli fare il regista non ha avuto molto senso, forse era più utile gettarlo nella mischia dell’area di rigore di Semplici cercando di sfruttare le sue doti aeree.
Luis Alberto 6 – E’ l’interruttore perennemente accesso della Lazio, peccato che duri sessanta minuti. Avvia tutte le azioni e ogni tanto prova ad arrivare tiro come nel primo tempo quando poteva raddoppiare ma ha calciato troppo centrale. Nel mentre un sombrero nel primo tempo e un doppio sombrero nella ripresa. Poi il buio.
Lulic 5 – Ha la possibilità di giocare tanti palloni sulla fascia sinistra ma mai arriva un cross interessante in are di rigore. Meglio il suo contributo in fase di copertura nonostante qualche disattenzione.
Caicedo 6,5 – Quarto d’ora devastante in cui colpisce un palo con un diagonale e si procura il rigore che sblocca la partita. Nella ripresa si fa notare per un paio di sponde per poi sparire del tutto dal campo fino alla sostituzione.
Dal 68′ Correa 5 – Doveva dare la scossa ad una Lazio piatta, invece è riuscito a conquistare solo un fallo in venticinque minuti.
Immobile 6,5 – La Spal intasa tutti gli spazi e Ciro è costretto a vagare di più per il campo a discapito delle occasioni. La punta napoletana prova ad aprire varchi ma il pallone non arriva mai. Glaciale dal dischetto.
All. Inzaghi 4 – Una squadra che vince 0-1 e non è in grado di gestire e comprendere la gara è un campanello di allarme preoccupante. La partita non è fatta solo di qualità tecnica ma anche di personalità nel capire i momenti e la Lazio oggi non ci ha capito nulla.
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