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ESCLUSIVA | Atzori: “La Lazio rimane una grande squadra. Domenica mi aspetto un’impennata d’orgoglio”

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Resettare tutto e ripartire col Parma come imperativo d’obbligo. Questo il clima che circonda la Lazio di Simone Inzaghi dopo la doppia sconfitta con Spal e CFR Cluj, chiamata a riconciliarsi con la vittoria nella sfida di domenica sera contro gli uomini di Roberto D’Aversa. A presentare la sfida ai microfoni di LazioPress.it ci ha pensato l’ex vice allenatore dei ducali Gianluca Atzori che ha anche esaminato il periodo difficile dei biancocelesti.

La Lazio nel giro di una settima è passata dal paradiso all’inferno. Cosa sta succedendo ai biancocelesti?

Innanzitutto la Lazio rimane una grande squadra. Il brutto del lavoro di noi allenatori è proprio che nel giro di una settimana si passa da fenomeno a perfetto incapace, ma naturalmente non è così. Evidentemente in queste due partite c’è stato un calo di tensione. Non so quali possano essere le motivazioni per cui la Lazio si è fatta rimontare a Ferrara ed in Europa League. Sono situazioni che possono accadere.  Ovviamente sono due episodi molto vicini che ti lanciano un campanello d’allarme su cui riflettere, però io sarei cauto. Il problema è che non c’è un equilibrio. Quando le cose vanno bene si esalta tutto; quando vanno male ci si deprime se si danno dei giudizi molto molto severi“.

Nella sfida con il Cluj Inzaghi ha deciso di lasciare a Roma tre titolari importanti (Immobile, Luis Alberto e Radu). In molti hanno dato la colpa del doppio k.o. al turn over. Come giudichi le scelte dell’allenatore della Lazio?

Credo che il termometro delle condizioni dei giocatori ce lo abbiano in mano Inzaghi ed il suo staff. La Lazio ha una rosa formata da tantissimi giocatori. Se non vengono sfruttati che li compra a fare Lotito? Inzaghi ha dato la possibilità a tre giocatori di restare a casa perchè ha sostituti altrettanto validi. Il turn over ci sta tutto. Poi se è venuta una sconfitta non può essere colpa dell’allenatore, perchè altrimenti non c’è motivo di avere una rosa da 22 o 23 calciatori. Se giocano sempre gli stessi, si logorano. Il discorso sul turn over non sta in piedi. Inzaghi conosce i carichi di lavoro che hanno effettuato i suoi giocatori. Molto probabilmente questi tre che non sono partiti erano già pieni a livello di carichi di lavoro. Il fatto è che poi è arrivata la sconfitta. Qualora le cose fossero andate bene tutti avrebbero detto tutti che Inzaghi era stato lungimirante, però le scelte vengono fatte prima del risultato e non dopo. Il turn over esiste soprattutto per le squadre che hanno anche impegni europei. Se poi chi è chiamato in causa non sfrutta l’occasione secondo me non è colpa dell’allenatore“.

Forse si potrebbe parlare di un mercato non sufficiente per un turn over a livello europeo?

Non so quali siano le aspirazioni del club in Europa. Credo si sia puntato molto sul turn over, poi c’è stato il calo dal quale si è provato a recuperare, ma ormai la frittata era fatta. Credo si sia trattato come a Ferrara di un calo di concentrazione. Il mercato della Lazio mi sembra ottimo, ha preso dei grandi giocatori, Lazzari su tutti. Capisco l’ambiente romano che è molto esigente ma non mi attaccherei a queste cose. La Lazio sul mercato si è mossa bene“.

Ricordo che Allegri nel momento in cui la Juventus ebbe difficoltà studiò delle nuove situazioni tattiche. Potrebbe essere un’idea quella di dare una scossa attraverso una piccola variazione di modulo?

Allegri quando è arrivato alla Juventus ha usato lo stesso modulo di Conte perchè i giocatori stravedevano per quello schema. Poi con il tempo ha portato la sua idea di calcio inserendola piano piano. Credo che Inzaghi sia padrone della Lazio perchè è lì da anni. Semmai ci fosse un cambiamento di modulo significherebbe che l’ha già preventivato e dunque ci ha già lavorato prima con i calciatori a disposizione i quali sarebbero già pronti per quel tipo di schema. Penso che Inzaghi possa “tranquillamente” cambiare modulo ed avere la squadra al suo seguito“.

Che Lazio ti aspetti contro il Parma dopo questo doppio stop?

Sicuramente le critiche saranno giunte alla società, all’allenatore ed ai giocatori. Mi aspetto un’impennata d’orgoglio, una reazione soprattutto. Ripeto, la Lazio è una grandissima squadra. In sette giorni ci può stare un piccolo calo. Bisogna fare tesoro degli errori commessi e non ripeterli. Per me non è successo assolutamente niente, la stagione è ancora tutta da giocare“.

Passando al Parma. I ducali hanno disputato un buon inizio con Juventus ed Udinese prima della sconfitta interna con il Cagliari. Come reputi la partenza degli uomini di D’Aversa?

La Serie A è dura. Una società come il Parma che ha fatto benissimo negli ultimi anni può mettere in preventivo stop con grandi squadre. Anche lì vedo un ambiente molto compatto. Verranno fuori da questo momento. L’allenatore è molto che lavora con quella squadra e quindi ha dato una sua impronta facendo bene le stagioni passate. Il Parma verrà fuori da questa partenza soft“.

Gli emiliani nelle ultime due gare con la Lazio, seppur a distanza di anni, hanno incassato 8 reti. Credi che i gialloblu cercheranno il pareggio o proveranno a fare bottino pieno sfruttando il momento difficile della Lazio?

In  Serie A credo la mentalità sia sempre quella di cercare la vittoria. È normale che il Parma voglia approfittare delle piccole amnesie capitate alla Lazio, ma allo stesso tempo anche i biancocelesti proveranno a sfruttare l’avvio titubante degli avversari. In generale, più il Parma ovviamente, sono due squadre che si affrontano con un po’ di timore”.

Un’ ultima domanda: qualora dovesse arrivare un altro k.o.,  in casa Lazio si potrebbe parlare di una prima crisi stagionale?

Sarebbe la terza sconfitta consecutiva e conoscendo l’ambiente ci sarebbe un grande malcontento, però non mi sembra che due o tre partite possano mettere in crisi un progetto che va avanti benissimo da due tre anni“.

 


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Bundesliga, undicesimo titolo consecutivo per il Bayern Monaco

ludo.marcucci@gmail.com'

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Il Bayern Monaco è nuovamente campione di Germania per l’undicesimo anno consecutivo nonostante le aspettative della stagione fossero tutte puntate sul Borussia Dortmund che, invece, vede sfumare il titolo a causa del pareggio contro il Mainz.

Grazie al giovane talento Musiala che entra all’85’ e segna all’89’, il Bayern va in vantaggio a Colonia appropriandosi del titolo superando per differenza di reti all’ultima curva il Borussia Dortmund.

  


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