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Immobile: “Festeggiamo una bella vittoria con i nostri tifosi”
Ciro Immobile nel post gara con il Torino ha parlato a DAZN: “Abbiamo dato un segnale al campionato. Continuità abbiamo chiesto nel corso di questi mesi in cui abbiamo lavorato. È la prima volta che siamo riusciti a fare due vittorie consecutive. È bello, adesso avremo due giorni in serenità come una famiglia. Oggi insieme ai nostri tifosi abbiamo festeggiato una bella vittoria. Ci ho messo un po’ ad entrare in partita per il problema che avevo ed ero timoroso di testa soprattutto. Con l’andare della partita è andata meglio. Mi trovo bene con i miei compagni, sono passati tre anni e mezzo ed insieme a loro stiamo facendo qualcosa di importante, lo staff lavora bene e qui si sta bene. I tifosi ci stanno aiutando, dopo un inizio difficile siamo riusciti ad ingranare e io mi sento agevolato dalla grande mole tecnica dei miei compagni. Ad Acerbi ho fatto i complimenti, me l’aspettavo da lui perchè ha un bel calcio e ha lasciato andare la gamba. Mi dispiace per Belotti, ho visto un Torino un po’ in difficoltà. Sono felice per la Lazio ed i miei compagni”.
Ha aggiunto poi a LSR: “L’esultanza? Era uno scherzo tra me e Cataldi, ma con la fasciatura poteva sembrare quella di Belotti. Non gliela copierei mai. Abbiamo segnato tanti per dimostrare che non ci complichiamo le cose, siamo molto contenti per la seconda vittoria consecutiva. La squadra ha lavorato bene, messo in campo tutto quello che avevamo preparato in allenamento. 99 gol? Manca poco…”
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La Repubblica | Lazio, il rinforzo in extremis: Pellegrini va da Sarri
Dopo Romagnoli, arriva un altro difensore-tifoso per la Lazio. Stavolta sulla fascia sinistra. Il mancino Luca Pellegrini, almeno per i prossimi sei mesi, completa la batteria dei terzini a disposizione di Sarri. Si vedrà in estate se esercitare o no il diritto di riscatto fissato con la Juventus a ben 15 milioni. Il ragazzo, classe ‘99, è già sbarcato ieri sera a Fiumicino, accolto e festeggiato da un gruppo di tifosi. Fremeva per tornare nella Capitale, dove il suo percorso da professionista era cominciato sull’altra sponda del Tevere nel 2018. Stavolta però indosserà i colori della sua squadra del cuore. E sulla questione dell’autenticità della fede calcistica, per la quale sul web si è aperto il dibattito tra tifosi, c’è la parola del padre a fare da garanzia. Ha dato i primi calci con il Tor Tre Teste, Pellegrini, poi è cresciuto nel vivaio della Roma. Ma l’animo laziale, seppur celato, è rimasto immutato.
Incredibile in questo senso la somiglianza del suo percorso proprio con quello di Alessio Romagnoli. Da un possibile inizio nelle giovanili biancocelesti, poi invece sfumato, agli esordi in giallorosso. Un addio a Trigoria senza troppi rimpianti e alla fine, dopo varie altre maglie indossate, i fili del destino che si intrecciano, cucendo per entrambi un’aquila sul petto. Pellegrini è il quarto ex romanista che approda a Formello negli ultimi due anni, dopo Pedro, lo stesso Romagnoli e Cancellieri. È ormai conclamato quindi che il cambio di casacca, diretto, come nel caso del fuoriclasse spagnolo, o dopo vari passaggi, sia un tabù sfatato nell’ambiente capitolino, visto anche il precedente di Kolarov a parti invertite. Come i suoi predecessori, peraltro, anche Pellegrini può dirsi deluso dall’epilogo della sua storia in giallorosso. Quando era al Cagliari raccontò come nacque la decisione di andare alla Roma: «Feci il provino con loro, poi mi contattò la Lazio. Sembrava potesse nascere qualcosa ma, al momento di concludere, posticiparono l’incontro. In quei giorni di attesa mi richiamò la Roma e così ho firmato». Questa volta invece Luca ha aspettato fino all’ultimo. Il progetto tecnico di Sarri, con cui ha anche parlato al telefono in questi giorni, lo entusiasma. Per agevolare l’operazione, alla fine svincolata dall’addio di Fares, ha addirittura accettato di dimezzarsi l’ingaggio fino a giugno. La Juventus parteciperà al pagamento di parte dello stipendio e così la Lazio ha potuto far rientrare l’operazione nei parametri dell’indice di liquidità. Per piazzare l’esterno franco-algerino in Turchia, dove lo vuole l’Antalyaspor, ci sarà tempo fino all’8 febbraio. Era troppo urgente invece per il tecnico avere a disposizione un terzino di piede mancino, per ampliare le rotazioni in vista dei tanti impegni ravvicinati nei prossimi mesi. Dal canto suo Pellegrini voleva a tutti i costi andar via da Francoforte, dove l’avventura non è andata come sperava. Ha quasi 24 anni, Luca, e ha bisogno di trovare continuità in campo per far valere le sue qualità, mostrate solo a sprazzi finora.
Nelle ultime ore di mercato si è consumata anche un’altra storia che sembra chiudere un cerchio del destino. Zarate, ricordato ancora con affetto dai laziali, è approdato al Cosenza, in Serie B. A 35 anni l’argentino torna nella terra d’origine della sua famiglia. La Repubblica
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