L’ex allenatore di Francesco Acerbi ai tempi della Reggina, Gianluca Atzori, l’ha raccontato ai microfoni di StrettoWeb:”La prima volta che abbiamo parlato, sull’aereo che andava verso Saint-Christophe, sede del ritiro della Reggina, mi ha confidato che il suo sogno era giocare in Serie A e in Nazionale. Aveva tutte le qualità per realizzare il suo desiderio. Il percorso che ha affrontato per arrivare ai vertici del calcio nazionale è stato difficile, peggio di scalare una montagna. Ha affrontato la malattia, la morte del padre. Sono felice che ce l’abbia fatta perché è la dimostrazione di quanto la tenacia e la volontà ti premino sempre. Gli faccio i complimenti più sentiti perché è un esempio da portare avanti. I principi che ha Francesco sono la forza di un uomo: viene da una famiglia straordinaria, che ho conosciuto, la sua base in termini di valori era molto forte. A Sassuolo ha ritrovato se stesso, la tranquillità di quel posto gli ha consentito di esprimere tutta la propria forza. L’esperienza fatta gli ha consentito di arrivare alla Lazio, diventando un baluardo dei biancocelesti e un giocatore in grado di prendere per mano persino la Nazionale. Così quel ragazzino che quel giorno Lillo Foti mi ha messo accanto sull’aereo del ritiro amaranto, si è trasformato in un uomo capace di mostrarci prodezze come quella dell’altra sera in TV”.
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