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Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, uno dei protagonisti dello scudetto del ’74 parla di questa Lazio e di ciò che può esserci in comune con quella storica banda. Secondo Vincenzo D’Amico, il calcio nel tempo è cambiato: Acerbi potrebbe ricordare Wilson, ma sono ruoli diversi. Correa può essere paragonato a Garlaschelli per capacità tecniche, ma la l’unica cosa che la bandiera laziale spera resti la stessa a fine stagione è la vittoria dello scudetto. Senza dubbio per lui in comune la sua squadra e quella di oggi hanno la leadership di Inzaghi e Maestrelli: il primo è perfetto per la Lazio; secondo l’ex centrocanpista neanche Klopp e Mourinho al suo posto avrebbero ottenuto gli stessi risultati: come la loro banda senza Maestrelli non avrebbe vinto, così la Lazio di oggi senza Inzaghi non sarebbe lì, secondo D’Amico. Per finire due battute sulla gara di recupero di oggi che secondo l’ex giocatore va interpretata nel migliore dei modi, perchè il Verona ha ottimi giocatori e Juric è un tecnico molto bravo: serve concentrazione. Ad oggi la squadra biancoceleste per lui è completa, ha lavorato molto sulla difesa: la rosa si conosce a memora ed inoltre non molla mai. La Lazio è proprio forte come gruppo: ha un ingranaggio perfetto.
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