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Morabito: “Se Lotito vorrà trattenere Inzaghi dovrà dargli carta bianca sul mercato”
E’ quasi tempo di rinnovi e i tifosi laziali confidano di affrontare la Champions con Simone Inzaghi, nessuno sarebbe in grado di trascinare emotivamente la squadra come lo fa lui. Un profilo, quello del tecnico piacentino, esaltato ai microfoni di Radio Sportiva, dal procuratore Vincenzo Morabito che ha anche commentato il possibile rinnovo dell’allenatore:
“Inzaghi aveva già trionfato in Coppa Italia e Supercoppa. Stiamo parlando di un tecnico destinato ad una grande carriera ed è molto legato all’ambiente biancoceleste: due stagioni fa ha respinto un’offerta del Napoli, c’è stato anche un mezzo discorso con la Juventus, ci ha provato anche il Tottenham prima di prendere Mourinho. Io sono convinto che rimarrà alla Lazio almeno un altro anno perchè vuole giocare la Champions League, ma Lotito deve ragionare sul fatto che un allenatore non può fare miracoli ogni anno, Inzaghi lo sta facendo con una squadra importante ma di soli 13/14 elementi. C’è una linea chiara e netta da parte della Fifa e dell’Uefa: sarà necessario terminare le stagioni attuali prima di ripartire con le successive: speriamo tutti di uscire presto dall’emergenza ma mettiamoci in testa che la serie A servirà terminarla. Andrà in scena la lotta per lo scudetto, vedremo come andrà finirà, poi Lotito dovrà scegliere definitivamente. Se vuole trattenere Inzaghi dovrà dargli carta bianca rassicurandolo sulle prossime campagne acquisti. Luis Alberto sta trattando per il rinnovo e dovremmo essere vicini alla conclusione considerando la cifra offerta dalla Lazio vicina agli altri contratti top. Milinkovic, invece, sarebbe andato via se non ci fosse stato il Coronavirus: il mercato sarà ridimensionato alla situazione al preNeymar, ci saranno soprattutto scambi e i top rimarranno dove sono.”
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TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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