Per Lei Combattiamo
Gregucci: “Lazio squadra più forte sotto il profilo motivazionale, sono consapevoli che l’obiettivo si può conquistare”
Durante la trasmissione “Taca La Marca”, in onda su Radio Musica Television, è intervenuto l’ex difensore biancoceleste ed attuale allenatore dell’Alessandria Angelo Gregucci, per parlare della ripresa del campionato, ma anche della lotta scudetto e della sua esperienza alla Lazio. Ecco il suo pensiero sul ritorno in campo dopo la sosta forzata: “Aspettarsi qualcosa è un po’ difficile, siamo in uno stato di emergenza, che ha portato ad una lunga pausa. Il lockdown ha causato scompensi e c’è bisogno di mettere apposto la macchina; inoltre ci sarà il rischio di infortuni”.
Della lotta scudetto, che vede la Lazio contendere il titolo alla Juventus, vincitrice per otto anni consecutivi del titolo, Gregucci dice la sua, tenendo un occhio di riguardo anche nei contronti dell’Inter: “La Lazio sotto il profilo motivazionale è la squadra più forte; hanno sempre cercato di allenarsi al massimo e la possibilità di vincere lo Scudetto è un’occasione ghiotta. Sono consapevoli che l’obiettivo si può conquistare, dipenderà molto dalle prime partite. Anche per l’Inter le prime partite saranno determinanti, se i nerazzurri riusciranno a recuperare qualche punto, allora potrebbero rientrare in gioco, ma tutto sommato vedo uno scontro tra Juventus e Lazio, inoltre non ci sarà l’interferenza Champions, quindi tutti saranno concentrati sul campionato”.
Infine, l’ex difensore biancoceleste, ha ricordato i suoi anni nella Capitale, e ha avuto un pensiero per Paul Gascoigne, suo ex compagno di squadra proprio alla Lazio: “Si giocava la storia di una società che era in grande difficoltà. Quando si deve commemorare qualcosa si invitano i vincitori dello Scudetto e i giocatori del -9. La storia biancoceleste va divisa in due parti: la prima e poi la seconda caratterizzata dalla rinascita della Lazio in cui ci salvammo dalla Serie C con lo spareggio di Napoli. Ho riaccompagnato il club capitolino sino all’Europa e da lì la squadra ha iniziato ha raccogliere vittorie importanti che sono culminate con lo scudetto del 2000. Gascoigne? Era un ragazzo meraviglioso e molto generoso. Sotto il profilo tecnico era eccezionale e poi era un pò bizzarro. Sarei molto felice se la restante parte della sua vita fosse più serena”.
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Il Messaggero | Lazio, da genio emarginato a valore aggiunto: la lunga metamorfosi di Luis Alberto
«Hai messo fuori me, dovresti mettere fuori tutti adesso». Sta tutta qui la rifioritura del rapporto tra Luis Alberto e Sarri. La Lazio torna sconfitta da Lecce e si chiude in palestra per un faccia a faccia giocatori-tecnico. Lo spagnolo, out in Salento per un problema al ginocchio, senza mezze misure si sfoga col tecnico. In questo modo, dopo un ottimo mese di dicembre durante la pausa per il Mondiale, per il Comandante arriva l’ultimo tassello e la trasformazione di Luis può dirsi completata. Altro che l’intermittenza dei mesi precedenti con tanto di richiami di casa. Il Cadice invece dovrà ancora aspettare, perché il numero 10 si è ripreso la Lazio e difficilmente Sarri ci rinuncerà da qui in avanti. L’ex Liverpool d’altronde ha confermato la rinascita con i fatti, tanto da essere premiato con i minuti che prima non gli venivano concessi. Sono 1293 quelli del 2023, appena sei in meno di Milinkovic in un testa a testa impensabile a novembre scorso. Il Mago si è invece rimboccato le maniche e, se lascia qualche minuto, almeno si rifà contribuendo il doppio del Sergente alla fase offensiva della squadra. Due gol, uno valso tre punti contro la Sampdoria, e due assist con i quali è arrivato a quota 61 in Serie A dal 2016, numeri che non ha nessun altro. Sono ormai lontani i giorni in cui si percepiva la sua svogliatezza. L’impatto con la nuova gestione gli ha fatto capire di non avere più il posto sicuro, e dopo una stagione di assestamento, ormai l’armonia con Sarri l’ha trovata davvero. I suoi valori fisici sono sempre tra i più alti in squadra. Rispetto a prima corre di più (9,6 km di media) e lo confermano gli almeno 4 palloni che recupera a partita (al derby 5). Lucido quando c’è da difendere, senza però dimenticare la qualità, grazie alla quale con 94 passaggi riusciti nel derby ha fissato il record della 27° giornata. Niente croce, solo delizia il Mago, leader in tutto e per tutto, sempre pimpante in campo, ma pure nello spogliatoio.
LA RIPRESA – A conferma di ciò, non si vedono più nemmeno i giorni di vacanza che si prendeva in autonomia. Adesso il numero 10 è il primo ad arrivare a Formello, e infatti ieri ha ripreso normalmente le operazioni col resto della squadra. Sarri ha ricominciato subito a lavorare sulla tattica nonostante i sette calciatori partiti con le Nazionali. Il programma prevede per oggi una seduta pomeridiana, domani doppia e sabato mattina, prima di altri due giorni di riposo. Al termine di questi ultimi sarà atteso anche Immobile in gruppo. Provedel, Casale e Pedro invece, ieri gestiti, si rivedranno prima. Il Messaggero/Valerio Marcangeli
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