Per Lei Combattiamo
27 settembre 1992, Paul Gascoigne faceva il suo esordio in maglia biancoceleste
Era il 27 settembre del 1992. La Lazio allenata da Dino Zoff debuttò stagionalmente nel campionato italiano di massima serie affrontando il Genoa allo Stadio Olimpico di Roma.
Accolto con grandissimo entusiasmo dal popolo biancoceleste, Paul Gascoigne fu inserito per la prima volta nella formazione titolare della Prima Squadra della Capitale. In questo modo il talento inglese debuttò con la maglia biancoceleste in Serie A.
La gara d’esordio di Gascoigne si concluse in parità: al vantaggio biancoceleste di Gregucci, che trovò la via del gol al 58′, rispose all’80’ Padovano.
S.S.LazioAgenziaUfficiale
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TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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