Per Lei Combattiamo
Tutto quello che c’è da sapere su Andreas Pereira, il nuovo acquisto della Lazio – VIDEO
“Andreas è un talento incredibile e può diventare quello che vuole, ma deve volerlo lui” sono le parole di un certo Alex Ferguson, storico allenatore del Manchester United che nel 2011 andò a visionare personalmente in Olanda un giovane Andreas Pereira che in quegli anni militava nel PSV. Un ragazzo che ha sempre vissuto di calcio e con il calcio, un ragazzo a cui non piace essere catalogato in un ruolo preciso. Sa’ infatti esprimersi in diversi ruoli: mezzala, trequartista, ala. Quel che è certo è il fatto che le qualità ci sono, ma deve probabilmente trovare una propria dimensione. Non può essere infatti un caso il fatto che molti addetti ai lavori, agli albori della sua carriera, puntassero sul suo talento. Il primo tra questi è però il padre, Marcos Pereira, ex calciatore brasiliano che nel periodo della nascita del figlio giocava a Duffel, in Belgio. Per questo Andreas Pereira ha doppia cittadinanza, belga e brasiliana, e duplice possibilità di essere chiamato da una delle due nazionali. Quale? Facile, entrambe. Si, perché il ragazzo ha fatto tutta la trafila nelle giovanili del Belgio per poi giocare nell’under 20 e 23 del Brasile fino all’esordio con la Selecao contro El Salvador in un’amichevole vinta 5-0 dal Brasile. Inoltre è il primo calciatore da cento anni a questa parte ad essere esordito con la nazionale maggiore del Brasile e non essere nato nel paese sudamericano.
Ennesima dimostrazione di quanto si posa puntare su questo ragazzo che fino ad ora non ha però soddisfatto le aspettative che molti si aspettavano. Tra questi, oltre a Ferguson c’è da segnalare un altro grande allenatore, Josè Mourinho, uno dei pochi ad aver stretto con il ragazzo un rapporto di grande stima e fiducia, con l’allenatore convinto delle sue qualità: E’ un calciatore con grandi qualità, ma potrebbe lavorare meglio.” Mourinho lo avrebbe tenuto anche nel suo primo anno a Manchester, ma il ragazzo voleva certezze a livello di presenze, motivo che lo spinse ad accettare due destinazioni in prestito, a Granada e Siviglia, raccogliendo diverse presenze ma senza mai lasciare il segno. Per il resto molte soddisfazioni per il giocatore brasiliano classe ’96,oltre alle lodi di grandi figure del calcio: nel 2013 vinse la Milk Cup da miglior giocatore del torneo (uno dei più importanti a livello giovanile), nel 2015, con il Brasile di Gabriel Jesus, arrivò secondo al Mondiale under-20.
Le ultime due stagioni le ha passate a Manchester, collezionando un buon numero di presenze ma senza riuscire mai a ritagliarsi un posto. Oggi è previsto il suo arrivo a Roma, con conseguenti visite mediche domani in mattinata in Paideia. Che sia la Lazio la squadra in cui farà valere ogni aspettativa che anche delle grandi figure del calcio mondiale hanno posto su di lui? Sarà il campo a parlare, la cosa sicura è che con Andreas Pereira la Lazio aggiunge molta fantasia per il reparto avanzato.
CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO DEI SUOI GOL
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
Per Lei Combattiamo
TMW | Lazio, Luis Alberto è il vero regista. Dopo il derby, la ‘vendetta’. E nel futuro…
Le azioni passano tutte dai suoi piedi. Palla al dieci, grazie. Luis Alberto è diventato il vero regista della Lazio di Sarri, che dal rientro dopo il Mondiale non è più riuscito a farne a meno. Assente solo a Lecce, alla prima del 2023, per un infortunio al ginocchio, poi in campionato non ha saltato una partita. Da riserva di lusso a insostituibile. La sua crescita l’abbiamo raccontata già, ma ciò che stupisce – ed è apparso emblematico nel derby – è come abbia cambiato stile di gioco in fase di possesso. Più di Cataldi, è lui che inizia l’azione e dà i tempi di gioco. Contro la Roma, in dieci per l’espulsione di Ibanez e schiacciata per un’ora nella propria area, Luis Alberto gestiva il possesso, decidendo quando accelerare e tentando, in un paio di occasioni, di calciare da fuori. Geniale in campo e sorprendente fuori. Nessuno infatti, una volta davanti le telecamere, si aspettava che Luis Alberto rispondesse alle provocazioni della vigilia. Invece ha scartato anche la diplomazia: “Quando parli tanto prima e poi perdi, devi stare zitto. Hanno provocato come sempre”. Cosa succederà in futuro? Ha un contratto fino al 2025 e Sarri, in questa versione, non vuole privarsene. Ma la sua volontà di tornare in Spagna è nota, non l’ha mai nascosta: se chiamerà il Siviglia – o qualche altro club a lui congeniale – magari deciderà di rientrare a casa, altrimenti rimarrà a Formello. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.
DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS
RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:
-
Per Lei Combattiamo4 giorni ago
Derby, da brividi la scenografia della Nord: “Eh no, caro cugino…” – FOTO
-
Per Lei Combattiamo2 settimane ago
La risposta social della Lazio a Cattelan
-
Per Lei Combattiamo6 giorni ago
IL MESSAGGERO| Scintille Sarri-Tare: ora la Champions è un obbligo
-
Per Lei Combattiamo2 giorni ago
Lazio-Roma, ecco le decisioni del giudice sportivo sui cori