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TMW | Tare chiede “equilibrio” ma la Lazio non reagisce
Può essere accostata la parola crisi a una squadra che una settimana fa ha festeggiato la qualificazione agli ottavi di finale di Champions, vent’anni dopo l’ultima volta? Se si parla di Lazio, o di Roma, sì: non che sia giusto o corretto, ma è possibile. Perché come ha ricordato ieri Tare nella Capitale “si passa in un attimo dalle stelle alle stalle”. Il ds biancocelste prima della partita pareggiata 1-1 a Benevento aveva chiesto «equilibrio nei giudizi», ma classifica alla mano è innegabile che qualcosa non va. Rispetto al campionato scorso, alla 12a giornata, la squadra di Inzaghi ha 6 punti e 5 posizioni in meno: era terza a quota 24, ora è ottava (con una partita in più) a 18. Immobile a parte, in gol per l’undicesima volta nelle ultime undici partite, sembra che la Lazio abbia perso lo smalto dei tempi migliori. I numeri difensivi sono disastrosi: 20 sono le reti subite, di cui 4 (considerando anche la Champions) nell’ultima azione prima dell’intervallo. E diventano 6 se si considera anche l’arco di tempo che va dal 40′ al 45′: come se i giocatori uscissero dal campo prima del duplice fischio arbitrale.
Il presidente Lotito, già infuriato sabato sera dopo il ko con l’Hellas, è molto deluso. Si aspettava di più dalla squadra, che dopo aver superato brillantemente mesi difficili (tra ottobre e novembre, con casi covid e infortuni) si sta perdendo nell’ultimo rettilineo del 2020. Se sarà vera crisi, lo si scoprirà domenica sera, quando all’Olimpico arriverà il Napoli. “Sarà come una finale”, ha detto Reina, esperto portiere e leader dello spogliatoio, che ha rimproverato i compagni per la mancanza di “fame”. Perché gli stimoli e le motivazioni nel calcio fanno la differenza e la Lazio dovrà per forza ritrovarli per non perdere il treno per l’Europa del prossimo anno. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti
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Juventus-Lazio, Tare nel pre partita: “Milinkovic? Fiducioso sul rinnovo”
Prima del match tra Juventus e Lazio, il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare ha parlato così ai microfoni di Mediaset. Ecco le sue parole:
“Siamo assolutamente favoriti, c’è una Juve che ha bisogno di una grande reazione e questo deve farci stare ancora più uniti. Questa per noi è una grande opportunità, con la Coppa Italia che è un obiettivo stagionale, anche se non sarà semplice. La Champions League? E’ un altro obiettivo, stasera c’è la Coppa Italia ed è un’occasione per raggiungere un traguardo, dopo che l’ultima in campionato non è andata come avremmo voluto. Pellegrini? L’allenatore aveva espresso questa necessità per quella parte del campo, e abbiamo portato un ragazzo giovane e innamorato di questi colori. Ennesimo tormentone su Milinkovic Savic da qui a giugno? A me fa l’effetto contrario perché so come stanno le cose e quindi non c’è nessun tormentone: ogni cosa si risolverà al momento opportuno. Si legge che il giocatore avrebbe dei dubbi sul rinnovo del contratto? La cosa positiva è che io non leggo mai quello che viene scritto perciò non vado avanti né con i sé e né con i ma. So come stanno le cose e sono tranquillo. Se sono fiducioso? Sempre, sempre”.
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